Sesso sui treni in cambio di soldi: altri dieci anni al pedofilo recidivo

Una nuova condanna, dopo i sei anni già scontati, per il 55enne originario di Seveso che per quattro mesi ha abusato di un 14enne. Adescava le sue prede sui treni.

Già nel 2007 era stato colto in flagranza su un treno, a Lambrate, mentre abusava di due bambini romeni di 9 e 11 anni e aveva scontato una pena di sei anni. Ora l’uomo, 55 anni, coniugato, originario di Seveso,dovrà scontarne altri dieci.

Dieci anni e 4 mesi è la pena comminata mercoledì della scorsa settimana (come richiesto dal pubblico ministero pavese Roberto Valli) dal gup Erminio Rizzi del tribunale di Pavia nei confronti dell’uomo, accusato nuovamente di violenza sessuale con minori.

L’anno scorso per quattro mesi, avrebbe abusato di un adolescente di 14 anni di Vigevano conosciuto dal sevesino su un treno regionale. Stabilito anche il versamento di una provvisionale di 50mila ero nei confronti della famiglia della giovanissima vittima che si è costituita parte civile.

Il 55enne avrebbe frequentato assiduamente ferrovie e treni per adescare le sue “prede” minorenni. Numerose. Ne avrebbe annotato i nomi su una agendina sequestrata dagli investigatori dopo l’arresto, scattato un anno fa. Ci sarebbe stato anche il nome di battesimo – con la data di nascita – di un minorenne monzese.

Il 55enne, di fatto senza fissa dimora, era stato segnalato da alcuni minorenni, che avevano detto di essere stati molestati dall’uomo. Avrebbe promesso loro denaro in cambio di prestazioni sessuali.

In particolare il 14enne, sentito dagli inquirenti, aveva confermato di avere subito diversi abusi, dall’agosto del 2014. Ha raccontato di avere conosciuto il pedofilo su un treno regionale mentre andava a Cesano Boscone (Milano) per fare i compiti con dei compagni.

Poi il 55enne avrebbe iniziato una vera e propria opera di persecuzione, finché è riuscito a portare lo studente in una casa abbandonata vicino alla stazione di Vigevano, per avere un rapporto sessuale.

Successivamente, nel corso dei mesi, l’uomo, appostandosi nei dintorni della scuola frequentata dal 14enne, lo avrebbe adescato altre volte anche con delle minacce. Gli avrebbe usato violenza, costringendolo ad avere rapporti sessuali in zone isolate o nelle campagne vicino alla stazione di Albairate, comune dove passa la linea ferroviaria Mortara-Milano Porta Genova.