“Seregnopoli”: accuse di abuso d’ufficio, l’ex assessore Ciafrone assolto anche in Appello

Sentenza della seconda sezione della corte d’Appello di Milano che ha confermato quella di primo grado. «Sono felice - ha commentato Ciafrone - ma gli ultimi tre anni che ho trascorso non mi verranno restituiti da nessuno»
Seregno - Gianfranco Ciafrone, a sinistra, con gli avvocati Michele Sarno e Roberta Minotti
Seregno – Gianfranco Ciafrone, a sinistra, con gli avvocati Michele Sarno e Roberta Minotti Paolo Colzani

La seconda sezione della corte d’Appello di Milano ha assolto dalle accuse di abuso d’ufficio, confermando la sentenza di primo grado con rito abbreviato (gup Silvia Pansini), l’ex assessore comunale a Protezione civile e servizi demografici della giunta Mazza, Gianfranco Ciafrone, e l’ex segretario comunale di Seregno, Francesco Saverio Motolese, coinvolti nell’inchiesta “Seregnopoli”. Le motivazioni della sentenza arriveranno tra 90 giorni. «Sono felice – ha commentato Ciafrone a caldo dopo la sentenza – ma gli ultimi tre anni che ho trascorso non mi verranno restituiti da nessuno. Mi aspettavo questa assoluzione visto che sapevo di non aver commesso alcun illecito».

Ciafrone era stato accusato di avere fatto parte della presunta schiera di politici, amministratori, tecnici e funzionari che avrebbero ricevuto l’input dall’allora sindaco di velocizzare le pratiche edilizie del costruttore Antonino Lugarà. Motolese di aver manipolato l’iter amministrativo della pratica urbanistica relativa all’area ex Dell’Orto pullman sempre a favore del medesimo imprenditore.