Seregno: uccise la moglie a coltellate davanti al figlio, chiesto il processo

La procura non ritiene necessaria la perizia psichiatrica per l’uomo che lo scorso maggio ha ucciso a coltellate la moglie davanti al figlio di cinque anni: chiesto il rinvio a giudizio per il 34enne originario del Marocco.
Omicidio Seregno: il luogo dell'aggressione e la vittima Florjalba Nonaj
Omicidio Seregno: il luogo dell’aggressione e la vittima Florjalba Nonaj

Chiesto il rinvio a giudizio per Bouchaib Frihi, il 34enne originario del Marocco che nel pomeriggio del 30 maggio scorso, in via Romagnosi, ha ucciso la moglie Fjoralba Nonaj a coltellate davanti al loro figlio di soli 5 anni.

Contrariamente a quanto ventilato dalla difesa, la procura non ha ritenuto necessario chiedere la perizia psichiatrica sull’uomo. Scaduti i termini per la richiesta di immediato, il procedimento segue ora il rito ordinario, con la richiesta di rinvio a giudizio (non è ancora stata fissata la data). Sembra difficile, in questa fase, ipotizzare un epilogo diverso dalla scelta, da parte dell’imputato, di optare per l’abbreviato (con il relativo sconto di pena) visto che non ci sono dubbi sulla sua responsabilità in relazione all’omicidio.

LEGGI l’omicidio

A soccorrere la donna, nata in Albania, trovata agonizzante a bordo di una Chevrolet Nera parcheggiata a lato strada in via Romagnosi, erano stati alcuni passanti, che, poco dopo le 16, avevano chiamato i soccorsi. L’uomo, immigrato regolare, disoccupato, dopo l’aggressione si era presentato spontaneamente alla stazione dei carabinieri di Seregno per confessare l’orribile delitto maturato per l’irrimediabile naufragio del loro matrimonio. L’assassinio era avvenuto nell’abitacolo dell’utilitaria, nel quale erano presenti la madre e il bimbo. Da un paio di mesi, l’uomo aveva lasciato il tetto coniugale di via Romagnosi, dopo che la relazione con la donna si era deteriorata irrimediabilmente, trasferendosi da conoscenti che vivono nella stessa strada.

I fendenti erano stati sferrati con un coltello da cucina, di seguito ritrovato. Nel giro di pochi istanti, attorno alla macchina si erano radunate diverse persone, che avevano chiamato i soccorsi e i carabinieri. Inutile, purtroppo, era stato il trasporto al San Gerardo di Monza, dove i medici avevano constatato il decesso della donna. Illeso invece il piccolo, portato per precauzione all’ospedale di Desio.