Seregno sempre in aiuto delle missionarie di san Carlo Borromeo

Per il terzo anno consecutivo gli “amici della San Carlo” e gli “amici del Candia“ di Seregno si sono messi in aiuto delle missionarie di san Carlo Borromeo. C’è il mercatino.
Seregno suore San Carlo
Seregno suore San Carlo Paolo Volonterio

Gli “amici della San Carlo” e gli “amici del Candia“ di Seregno, per il terzo anno consecutivo, si sono messi in aiuto delle missionarie di san Carlo Borromeo e sostenere così le loro opere. Una mostra di oggetti vari è presente sino a domenica 28 novembre, in via Lamarmora,6: il ricavato è destinato a completare la chiesa all’interno della struttura romana e per sostenere la casa d formazione delle religiose. La mostra è stata inaugurata alla presenza del prevosto monsignor Bruno Molinari e di suor Maria José Viedma, cilena di Santiago, in Italia da sei anni alla casa di formazione dell’ordine a Roma, in cui ha preso i voti temporanei nel 2019.

Di fronte a una folta presenza di seregnesi, suor Maria José, ha ripercorso in breve la sua decisione di entrare nell’ordine delle missionaria di San Carlo Borromeo.

“In Cile nel 2009 ho conosciuto un sacerdote che insegnava religione in una scuola cattolica – ha esordito – da lì ha iniziato a frequentare la parrocchia e il catechismo per ricevere la cresima a 17 anni. All’università nella facoltà di infermieristica e ostetricia ho incontrato altre persone che mi hanno aiutato a capire l’importanza di essere vicina alla chiesa”.

Nel 2013 partecipa alla Gmg (giornata mondiale della gioventù) in Brasile e rimane colpita dalla avversità della chiesa, nello stesso anno incontra suor Rachele Paiusco e rimane coinvolta dal racconto della sua vocazione.

“E così – ha proseguito – ho deciso che desideravo vivere come lei”. Nel 2016 giungeva a Roma alla casa di formazione dove vive tuttora.