Seregno, proteste per la classe unica al Bassi: «Al serale insieme 42 studenti di terza e quarta»

Lamentele dagli studenti del corso serale del Martino Bassi di Seregno. Gli studenti di terza e quarta serale del corso Azienda finanza marketing (Afm) non hanno gradito la formazione di una classe unica composta da 42 alunni.
Bassi studenti all'uscita di scuola al termine delle lezioni
Bassi studenti all’uscita di scuola al termine delle lezioni Paolo Volonterio

Lamentele dagli studenti del corso serale del Martino Bassi di Seregno. Gli studenti di terza e quarta serale del corso Azienda finanza marketing (Afm) non hanno gradito la formazione di una classe unica composta da 42 alunni.

E non ci stanno a continuare così. Hanno preso carta e penna scrivendo al Ministro della pubblica istruzione, al sindaco di Seregno e alla redazione del Cittadino (dimenticando il direttore dell’Ufficio provinciale scolastico di Monza e che probabilmente è facile ipotizzare, in assenza di dichiarazioni ufficiali, non abbia autorizzato la dirigente del Bassi a formare due classi com’era sino allo scorso anno).

«Di una simile situazione dovevamo essere informati prima dell’inizio delle lezioni – ha fatto osservare una donna che frequenta la quarta classe – l’istituto aveva i nostri numeri di telefono e l’indirizzo e mail che abbiamo consegnato all’atto dell’iscrizione e doveva metterci a conoscenza. O forse, sarebbe stato più giusto che la stessa dirigente fosse venuta in classe a spiegarci personalmente qual era la situazione. Stare in una classe di 42 persone è impossibile. Io ho 44 anni, attualmente sono casalinga, perché da più di un anno sono disoccupata. Mi sono iscritta per ottenere un diploma da spendere nel mondo del lavoro e sto cercando una preparazione adeguata, pur facendo dei sacrifici. Ho famiglia e una figlia minorenne. Fare lezione in cosi tanti è impossibile non si capisce niente. I programmi di terza e di quarta sono diversi. Io non posso permettermi e come me altri colleghi di corso di buttare via il tempo. Seguire le lezioni di sera costa fatica».

Anche nelle lettere indirizzate al ministro a nome di tutti i compagni, vengono espressi gli stessi concetti: «Ci siamo sentiti dire dai professori che ogni lezione verrà divisa: 30 minuti per il lavoro con gli studenti di terza e gli altri a noi di quarta. Sembra una cosa fattibile? Sembra dignitosa questa situazione per noi studenti lavoratori?».

E chiedono al Ministro di intervenire interpellando la dirigente affinchè risolva una situazione di estremo disagio e poco dignitosa nei confronti di noi studenti.

La dirigente Carola Gavazzi alla richiesta di un parere sulla situazione che si è creata ha detto di non poter rilasciare alcuna dichiarazione.