Seregno: «Non rientra nella fascia Isee: il trasporto diventa un salasso»

Amara sorpresa per una famiglia di Seregno, che nei giorni scorsi si è trovata di fronte ad un colpo di scena inaspettato nel momento in cui ha avuto la necessità di prenotare un trasporto all’ospedale di Vimercate: l’accesso è stato vincolato alle fasce Isee. L’associazione spiega e annuncia novità.
Seregno - Auto Amica
Seregno – Auto Amica Paolo Colzani

Amara sorpresa per una famiglia di Seregno, che nei giorni scorsi si è trovata di fronte ad un colpo di scena inaspettato nel momento in cui ha avuto la necessità di prenotare un trasporto all’ospedale di Vimercate.
«Mio padre ha 97 anni – spiega il seregnese – e da una decina di anni è in carrozzina. Dovendo effettuare un esame, si è rivolto ad Auto Amica come aveva sempre fatto in passato. Gli è stato risposto di recarsi in Comune con l’Isee, per vedersi riconosciuto il servizio. Abbiamo così appreso che l’accesso allo stesso è stato vincolato ad un Isee non superiore ai 15mila euro: se si supera questa soglia, e basta possedere una casa come mio padre per farlo, si è costretti a ricorrere ad un privato per vedere soddisfatta la propria necessità».

L’incombenza ha avuto una conseguenza tutt’altro che simpatica: «Solitamente, papà per questo tipo di trasporto pagava tra i 20 ed i 25 euro. Stavolta l’esborso è stato di 86 euro. Al di là dell’aspetto economico, tuttavia, mi ha rattristato vederlo sconvolto: si è probabilmente sentito umiliato per la sua condizione, che già ha faticato di suo ad accettare. Ma com’è possibile che accadano episodi come questo?».

Giancarlo Manzotti, presidente di Auto Amica, commenta: «Mi dispiace davvero per quello che è capitato al nostro utente, che prescinde dalla nostra volontà. Purtroppo, l’ultima convenzione che abbiamo sottoscritto con il Comune di Seregno riguarda solamente gli over 60 autosufficienti. Chi non lo è, da questo novero è escluso e, se non rientra nei parametri dell’Isee indicati, deve ricorrere al privato per ottenete il trasporto».

L’approfondimento quindi prosegue: «In questi mesi ci siamo trovati di fronte ad altre situazioni simili e, laddove possibile, abbiamo cercato di tamponare. Ma sappiamo che serve una soluzione che sia definitiva e che un tampone solamente non è sufficiente. Per questo motivo, abbiamo definito una nuova proposta, che diventerà effettiva dall’inizio di luglio e sarà rivolta in via esclusiva a chi non è autosufficiente. Queste persone potranno in questo modo godere del nostro servizio, versando un contributo libero e non essendo più assoggettate ad una tariffa. Ringrazio per la loro collaborazione la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza e la Fondazione Ronzoni-Villa. Lo stesso Comune di Seregno ci ha garantito poi una mano dal punto di vista economico per la fine dell’anno. Agli utenti chiederemo di farsi trovare in strada, perché i nostri volontari non possono farsi carico di andarli a prendere in casa al secondo o al terzo piano».