Seregno, l’ospedale non chiuderà: «Lo potenziamo»

Il futuro del presidio ospedaliero di Seregno non è a rischio. Ad affermarlo è il sindaco Edoardo Mazza, leggendo una lettera del direttore generale dell’azienda sociosanitaria territoriale di Vimercate.
Seregno - L'ospedale di Seregno
Seregno – L’ospedale di Seregno Paolo Colzani

Il futuro del presidio ospedaliero di Seregno non è a rischio. Ad affermarlo è stato nell’ultimo consiglio comunale il sindaco Edoardo Mazza, leggendo una lettera in proposito di Pasquale Pellino, direttore generale dell’azienda sociosanitaria territoriale di Vimercate, cui il plesso di via Verdi fa capo.

Il dirigente ha inteso replicare ad una richiesta di chiarimenti, che il primo cittadino gli aveva inviato dopo che in una seduta recente Laura Capelli del Partito democratico si era fatta interprete delle voci negative ricorrenti in città, sottolineando che «per quanto riguarda la componente ospedaliera si ha l’obiettivo di valorizzare la naturale vocazione di ciascun presidio, quindi per Seregno la riabilitazione specialistica».

Inoltre «questo assetto organizzativo rende l’ospedale strategico nel percorso di cura dei pazienti non solo afferenti all’Asst di Vimercate ma anche di altre realtà territoriali, al punto che questa direzione ha presentato quattro progetti da finanziare per la piena attuazione della riforma e con priorità 1 ha richiesto di finanziare un progetto per il miglioramento strutturale ed impiantistico dell’ospedale di Seregno, per una somma di 3 milioni 800mila euro, comprensiva di Iva. Tali progetti dovranno essere esaminati dalla Regione Lombardia, contestualmente agli altri presentati dalle altre aziende».

Il passaggio successivo si è quindi focalizzato su un altro aspetto non secondario: «Per quanto attiene i primari, si precisa che sono state affidate le facenti funzioni rispettivamente a Silvia Premoselli in sostituzione di Annamaria Biella ed a Mariangela Perego in sostituzione di Norman Jones. Entrambe sono state proposte dai primari andati in pensione e sono a mio avviso di alto valore professionale, nonché a garanzia della continuità dell’eccellenza delle prestazioni erogate a Seregno. Inoltre, si sta procedendo all’assunzione di un altro cardiologo per incrementare l’organico attuale».

Evidente nel merito è stata la soddisfazione esternata da Mazza, che su Facebook ha commentato: «L’ospedale non solo non chiude, ma raddoppia. Sono previsti interventi in termini di risorse umane, con la sostituzione dei due primari andati in pensione e l’assunzione di un nuovo cardiologo, e di infrastrutture ed impianti».

Dal canto suo Laura Capelli, che aveva sollevato la problematica, ha sottolineato che «le voci di una chiusura o di un ridimensionamento non erano solo di popolo, ma anche di medici. Comunque sia, mi sembra che abbiamo perso i primari. Ora speriamo sia vera la prospettiva di nuove assunzioni».