Seregno, ladri alla primaria Rodari: razziata la scuola per alunni con disabilità

I collaboratori scolastici se ne sono accorti alla mattina: nella notte tra martedì e mercoledì i ladri si sono introdotti nella scuola Rodari di via Pacini, la primaria per alunni con disabilità, rubando strumentazioni e materiali per 40mila euro. L’appello di dirigente e psicologa: «Strumenti indispensabili per la nostra attività».
Tutte le porte delle sette aule sono state divelte
Tutte le porte delle sette aule sono state divelte Paolo Volonterio

La scuola Rodari di Seregno, dell’omonimo comprensivo di via Pacini, è stata vandalizzata e derubata. E privata dei mezzi necessari per proseguire la sua preziosa e indispensabile attività nei confronti dei 30 ragazzi con grave disabilità che la frequentano quotidianamente.

Nella notte tra martedì 11 e mercoledì 12 gennaio, ignoti si sono introdotti nell’ala occupata dalla scuola primaria attraverso una finestra che hanno divelto, incuranti del sistema d’allarme.

Hanno rotto tutte le porte delle sette aule saccheggiandole, della segreteria, dello studio della coordinatrice e dei due laboratori e del bagno e rompendo tutti gli armadietti posti nel corridoio.

Seregno, ladri alla primaria Rodari: razziata la scuola per alunni con disabilità
I numerosi armadietti all’interno delle aule e nei corridoi tutti saccheggiati e svuotati

Hanno asportato 10 computer, 4 iPad, che erano stati acquistati dalla scuola lo scorso mese di settembre, degli ausili ricevuti in comodato d’uso dal Cts (centro territoriale di supporto) della provincia di Monza e Brianza, di un televisione e due comunicatori che sono computer particolari e speciali caricati con programmi specifici per i disabili, per un valore stimato intorno ai 40mila euro.

Ma non solo, hanno sottratto anche delle somme di denaro che le insegnanti specialiste tenevano negli armadietti per affrontare le piccole spese giornaliere e tutti i dolciumi che erano stati donati agli scolari al rientro in classe dopo la pausa natalizia.

“Un fatto increscioso che ha creato molta amarezza – ha detto la dirigente Fiorella Mancuso – sia per la brutalità che l’inumanità con cui il gesto è stato perpetrato. I dispositivi sottratti rappresentano strumenti indispensabili di comunicazione per quegli alunni che, per patologie particolari non riescono a stabilire interazioni significative con l’esterno se non attraverso la tecnologia e che, privati di questi, rischiano di rimanere ancora più isolati”.

La psicologa coordinatrice della scuola speciale Deborah Colciago, ha aggiunto: “Gli ausili didattici che ci sono stati sottratti sono indispensabili per comunicare con gli alunni. Spero tanto che i ladri si mettano una mano sul cuore e che in qualche modo che li restituiscano anche perché difficili de vendere”.

Del saccheggio se ne sono accorti alle 7 del mattino i collaboratori scolastici che hanno subito informato la coordinatrice. Nel corso della notte l’allarme era suonato tanto che gli addetti al controllo ispettivo erano intervenuti, senza accorgersi dei furti.

Tanta è la solidarietà ricevuta in primis dall’amministrazione comunale che nelle persone del sindaco Alberto Rossi e gli assessori Laura Capelli (poliche sociali) e William Viganò (alla sicurezza) si sono recati sul posto, manifestando la disponibilità a ristorare la scuola delle perdite subite. Il primo cittadino ha detto: “Sono situazioni che, al di là del danno economico, generano amarezza perché il furto ha colpito persone molto fragili. Ho garantito il massimo supporto affinchè nella scuola sia tempestivamente recuperata la piena efficacia della strumentazione”.

La dirigente Mancuso ha concluso così: “Colpire in maniera gratuita il sistema che con passione, laboriosità e dedizione si affanna ogni giorno e a dispetto delle difficoltà per coltivare le future generazioni, è già di per sé deprecabile. Colpire al suo interno soggetti più piccoli, deboli e indifesi, lo è ancor di più”.