Seregno, il Cob va in Regione: «Il nostro ospedale torni con Desio»

Il Comitato Ovest Brianza ha incontrato i rappresentanti della Lega in Regione: non va giù la nuova suddivisione della sanità brianzola: «L’ospedale di Seregno torni con Desio»
La delegazione del Cob ( comitato ovest Brianza) guidata da Antonio Colombo (seconda da destra) con i rappresentanti della Lega in regione: Martina Cambiaghi, assessore allo sport, Andrea Monti, consigliere e Andrea Villa, commissario provinciale della Brianza ( foto Volonterio)
La delegazione del Cob ( comitato ovest Brianza) guidata da Antonio Colombo (seconda da destra) con i rappresentanti della Lega in regione: Martina Cambiaghi, assessore allo sport, Andrea Monti, consigliere e Andrea Villa, commissario provinciale della Brianza ( foto Volonterio) Paolo Volonterio

Una delegazione del Cob, comitato ovest Brianza, che ha sede in città, martedì, era a Milano al palazzo della regione dove ha incontrato i rappresentati della Lega sulle problematiche create nel 2016 dalla suddivisione territoriale della sanità in Brianza e le sue conseguenze negative, in vista della revisione dei confini della sanità lombarda che dovrebbe essere approvata entro fine mese.

La delegazione del Cob era formata dal portavoce, Antonio Colombo , neurologo direttore del polo neurologico Brianteo di Seregno; Francesco Sicurello, presidente dell’istituto internazionale di telemedicina di Desio; Paolo Vintani, farmacista vicepresidente di Federfarma di Barlassina; Andrea Bonacina, assessore all’urbanistica di Meda e da Massimo Magro, libero professionista di Nova Milanese. La Lega era rappresentata da Martina Cambiaghi, assessore allo sport della regione, Andrea Monti, consigliere regionale e da Andrea Villa, commissario provinciale della Brianza.

Le tematiche principali sono state: la divisione della Brianza col famoso “taglio orizzontale” che ha creato solo assurdità, come hanno sottolineato i delegati del Cob, “tra gli abitanti di Meda, Lentate, Lazzate, Seveso, Seregno, Giussano e tanti altri comuni che dovrebbero teoricamente ricoverarsi nel lontanissimo ospedale di Vimercate, dove non ci va nessuno, e non nel vicino nosocomio di Desio”. L’ospedale di Seregno è stato separato da quello di Desio pur essendo contiguo “ed ora è notevole sofferenza in quanto privo dei tre primari che aveva in precedenza e con meno medici, ha perso gran parte delle posizioni d’eccellenza che aveva sino a due anni fa, con le viste ambulatoriali che si ottengono solo a molti mesi di distanza”. La delegazione Cob, ha fatto rimarcare anche che : “all’ospedale di Desio tutti i vertici sono stati spostati a Monza, il personale amministrativo e tecnico è stato tutto eliminato e spedito a Monza o a Vimercate, gli uffici sono vuoti, i dieci capi dipartimento clinici ( i primari che fanno le scelte future) sono stati scelti tutti tra i direttori dell’ospedale di Monza”. Molti servizi importanti dell’ospedale di Desio sono spariti, come “diabetologia, gastroenterologia, anatomia patologica, tutti migrati a Monza e per conoscere che tipo di tumore il paziente abbia, e fare di conseguenza la chemioterapia più idonea, bisogna attendere ora più di un mese il risultato dell’esame (prima era 10 giorni)”. Molti pazienti si sentono rispondere al Cup che “per avere visite di varie specialità, bisogna aspettare mesi, in qualche caso un anno, oppure l’interessato viene invitato di recarsi all’ospedale di Monza, un fatto che non si verificava prima del 2016 in quanto l’autonomia permetteva ottime prestazioni locali”.

Per ottenere risparmi risibili, ha proseguito la delegazione Cob “ sono stati tagliati molti posti di primario a Desio : in diversi casi è divenuto primario quello di Monza, col risultato che lo si vede “ a scavalco”. Cosi pure per la nefrologia “ in precedenza organizzatissima e fiore all’occhiello dell’ospedale di Desio, per la psichiatria , l’emodinamica, l’oncologia”. Dito puntato anche verso: “ lo stranissimo nuovo primario di rianimazione ed anestesia, che ha un contratto settimanale di sole 30 ore a Desio”. “Una sorte che presto accadrà anche per la radiologia non appena in autunno andrà in pensione la primaria”. E ancora :”cardiologia e pediatria attendono da anni che i facenti funzione divengano primari. La qualità rischia di diminuire sempre più e le lunghe liste d’attesa sono divenute purtroppo la norma”. I chaiers de doléances è lunghissimo. La Brianza nord attende risposte concrete e migliorative al più presto dalla regione, che è già intervenuta, dopo l’errore del recente passato di riportare la sanità di Menaggio con Como, dopo essere stata dirottata, con scarso senso pratico, con Sondrio. La delegazione della Lega ha preso atto delle molte problematiche riservandosi una risposta più precisa e puntuale