Seregno: i fratelli Confalonieri al lavoro nel giardino dedicato alle vittime del ponte Morandi

La loro Confer snc tra le 330 imprese impegnate a Genova per la realizzazione del ponte San Giorgio e della “Radura della Memoria” che sarà inaugurata il 14 agosto. I due artigiani hanno preparato e posato nel giardino una targa lunga sei metri e mezzo e larga mezzo metro.
La lunga scritta di 6 metri e mezzo e larga mezzo metro incastonata all'interno della pedana di legno circolare
La lunga scritta di 6 metri e mezzo e larga mezzo metro incastonata all’interno della pedana di legno circolare Paolo Volonterio

A Genova tra le 330 imprese impegnate nella costruzione del ponte San Giorgio e la realizzazione della “Radura della Memoria”, c’è anche una ditta artigiana di Seregno. La Confer snc dei fratelli Luigi e Mario Confalonieri. Per l’importante opera ligure le imprese lombarde presenti sono 80, il numero più alto. Solo tre le straniere. 165 delle 330 imprese, sono del nord-ovest.

La “Radura della Memoria” che sarà inaugurata il 14 agosto, è dedicata alle 43 vittime del crollo del ponte Morandi. Il parco del Ponte, la cui realizzazione è affidata al team guidato dall’architetto Stefano Boeri, ha ricevuto il testimone del progetto il 3 agosto, giorno di fine lavori e di inaugurazione del viadotto.

«La radura della memoria – spiegano Luigi e Mario Confalonieri – è all’interno di un cerchio di legno con inseriti 43 alberi, uno diverso dall’altro, a ricordare le vittime innocenti del crollo del ponte Morandi. Uno spazio aperto che diventa in prospettiva anche una piccola agorà, una piazza luogo in un’area che si candida a rinascere facendo leva sul lavoro e sulle persone». I due fratelli hanno preparato e posato nei giorni scorsi una targa lunga sei metri e mezzo e larga mezzo metro, incastonata all’interno della pedana di legno circolare sopraelevata, in cui sono inseriti i 43 alberi in memoria delle vittime del ponte e ogni albero è un’essenza diversa. La targa ha incisi i nomi delle 43 vittime e la storia della tragedia. Il legno utilizzato per la pedana sopraelevata proviene dalla foresta di Ampezzo e dalle foreste del Friuli devastate nel 2018. Sono oltre mille i metri quadrati di legno impiegato per la “radura”: un podio circolare, che ha un diametro esterno di mezzo metro ed è alto 45 centimetri

I due fratelli Confalonieri che nelle ultime settimane sono spesso presenti nel cantiere di Genova hanno riferito che: «quando in cantiere vedono arrivare l’architetto Boeri, lo apostrofano come “quello del bosco verticale”. E lui, che conosciamo da tempo in quanto abbiamo già eseguito in tempi recenti dei lavori su suoi progetti, dice che a Genova sta provando a rovesciare l’equilibrio, da bosco verticale a quello orizzontale, facendo leva su un altro elemento di analoga suggestione, un cerchio rosso che delimiterà il nuovo parco sotto il ponte».

I Confalonieri, artigiani del ferro di fama internazionale, nel luglio dello scorso anno, all’interno di un evento dedicato all’innovazione tecnologica, per conto di Mastercard, avevano approntato la statua di un atleta simbolo della velocità di connessione, alta 6 metri e mezzo, del peso di 11 quintali, e collocata nell’hangar Bicocca di Milano. Nell’aprile 2018, commissionato da Enel, all’interno dell’orto botanico di Brera a Milano avevano realizzato 700 casette illuminate e quattro skyline, di cui due di 5 metri, uno di 11 metri e l’ultimo di 28 metri, che rappresentavano i grattaceli di New York.