Seregno, Francesca tra i primi laureati in presenza: la sua tesi spiega il futuro dell’economia con i robot

La seregnese Francesca Santambrogio si è laureata alla Liuc di Castellanza. La sua tesi, dedicata al rapporto tra robotica e diritto, però non l’ha discussa in video conferenza come per molti finora, m in presenza, all’università. Tesi sviluppata in collaborazione con Comau, parte del gruppo Fca, Fiat Chrysler
Francesca Santambrogio, neolaureata
Francesca Santambrogio, neolaureata

Ha deciso di esserci. In presenza, alla Liuc di Castellanza per vivere la discussione di tesi e poi la proclamazione di laurea senza lo schermo di un pc a separarla dalla commissione. Martedì la seregnese Francesca Santambrogio è stata tra i pochi studenti che sono tornati fisicamente in ateneo per coronare il proprio percorso di studi, nel caso della 26enne nella facoltà di Giurisprudenza con una tesi dedicata al rapporto tra robotica e diritto. Complessivamente, tra lunedì e martedì ci sono state all’Università Carlo Cattaneo 114 lauree, la maggior parte in videoconferenza.

«Non ho avuto dubbi se accettare di essere in presenza o a distanza – commenta -. Comprendo chi abita lontano e avrebbe avuto molte più difficoltà di me, ma sono felice di essermi laureata in un’aula reale della Liuc». Predisposto tutto secondo il protocollo anti Covid, «inizialmente è stato un po’ surreale, tornare in università così. Però la giornata è stata davvero piacevole. Quello della discussione è uno dei giorni più importanti dei 5 anni: in aula ognuno porta il frutto del proprio lavoro, uno tra gli argomenti che più l’ha appassionato nell’intero percorso di studi».

Che per Francesca si è chiuso con un bel 90 e l’emozione di essere proclamata direttamente dal rettore Federico Visconti, il quale non ha mancato l’appuntamento delle lauree in presenza. «É stato proprio il rettore a intervenire più volte durante la discussione della mia tesi», intitolata “Robotica e lavoro: limiti e opportunità” e sviluppata in collaborazione con Comau, compagnia con sede a Grugliasco (To) e parte del gruppo FCA – Fiat Chrysler automobiles. L’argomento approfondito dalla seregnese, attualissimo, è nato da uno spunto “in house” perché «i miei genitori hanno un’azienda di logistica, ampliata con il settore dell’automazione robotica per le funzioni di smistamento – racconta -. Ho così proposto al relatore Pierangelo Albini, professore di Diritto del lavoro, una tesi che indagasse come cambierà il mondo del lavoro con l’avvento dell’industria 4.0».

Importante punto di partenza è stato il report del Wmf – World manufacturing forum che nel settembre 2019 si è tenuto a Cernobbio (Co): ha fornito una prospettiva sulle «competenze che i lavoratori futuri del manufatturiero dovranno possedere, dall’alfabetizzazione digitale alla sicurezza informatica». Francesca ha poi sviscerato caratteristiche e implicazioni dell’industria 4.0 in stretta collaborazione con Comau, che è leader mondiale nella fornitura di prodotti, sistemi e servizi per l’automazione industriale. «Si tratta di una società che punta sulla continua innovazione robotica, alimentata anche dalla “Comau Academy” improntata a ricerca e formazione».

Tutti i dati raccolti ed elaborati dalla tesista hanno portato a concludere che «le competenze cambieranno con la robotica e l’automazione, ma il saldo dei posti di lavoro sarà positivo: l’utilizzo dei robot ne toglierà 75 milioni nel mondo, ma grazie all’automazione ne nasceranno ulteriori 130 milioni». Dal punto di vista della giurisprudenza, «il focus dovrà sempre essere sull’articolo 4 della Costituzione» che enuncia il diritto al lavoro e la promozione delle condizioni che lo rendano sempre effettivo, e «sulla sicurezza dei posti di lavoro, che in molti casi sarà implementata proprio per la sostituzione dell’automazione all’opera umana, nell’adembimento di compiti rischiosi».

Raccontare il frutto del proprio studio e farlo di persona è stato «una grande opportunità», chiude Francesca con un sorriso.