Seregno: finto sms dal gestore della carta di credito, razziati mille euro

Si moltiplicano i tentativi di truffa attraverso sms e mail. L’ultimo caso: un messaggio sul telefonino che mette in guardia dalle truffe. Ma è un escamotage per raggirare i malcapitati
Monza Telefonino
Occhio al messaggio sul telefonino Fabrizio Radaelli

Pagamenti veloci, bonifici più rapidi senza dover aspettare il placet della banca, magari facendo la fila agli sportelli. La gestione dei conti correnti attraverso l’home banking è ormai sempre più diffusa e i clienti degli istituti di credito, soprattutto i giovani, sono sempre più indirizzati verso una gestione in proprio delle operazioni sui loro conti collegandosi dal loro computer o dal telefonino.


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Il problema è, come al solito, che da un lato questo sistema offre molte opportunità agli utenti, dall’altro scatena la creatività dei truffatori che provano in tutti i modi di portarsi a casa i soldi attraverso un semplice click o un codice “sgraffignato” in qualche modo al legittimo proprietario del conto oggetto di un prelievo illegale. Le truffe più numerose sono quelle che vengono tentate attraverso l’invio di mail o sms insidiosi, inviate soltanto per aprirsi la strada e pescare i soldi dal conto corrente del malcapitato di turno.

«In caso di sms -spiega Maria Pia Izzo, informatica forense di Bovisio Masciago, che con Eva Balzarotti opera come consulente per diverse Procure tra cui quelle di Milano e Monza- bisogna diffidare delle richieste di dati o di codici, a meno che non ci sia stata a monte una richiesta in questo senso da parte dell’utente». Se arriva una richiesta all’improvviso, quindi, non bisogna darle seguito. Discorso simile per i messaggi di posta elettronica: «In caso di una richiesta inviata via e mail -continua Izzo- basta fare un controllo sull’indirizzo del mittente del messaggio per verificare che non si tratti di un indirizzo “strano”, non corrispondente a quello del proprio istituto di credito».

Anche qui meglio evitare di cliccare su link malandrini, così come inserire codici bancari. Il pericolo che corrono i soldi movimentati attraverso l’home banking è stato evidenziato anche da diversi episodi che hanno avuto come protagonisti utenti brianzoli, che si sono visti portar via somme anche consistenti (fino a 50 mila euro) da qualche hacker che era riuscito insinuarsi nei conti deviando su altre banche, spesso all’estero, cifre che i titolari dei conti non avevano autorizzato a movimentare.

Le modalità che i truffatori scelgono per raggirare i correntisti sono le più diverse. L’ultima segnalata, anche se non nuovissima come modalità, riguarda una donna di Seregno che ha perso una cifra superiore ai mille euro per avere risposto a un messaggio sms arrivato sul suo telefonino da un numero che solitamente fa capo al suo gestore della carta di credito: «Mi hanno detto che mi era stata bloccata la carta per una probabile truffa in corso -racconta volendo però mantenere l’anonimato- e che per sbloccarla bisognava cliccare su un link». La provenienza del messaggio apparentemente era quella dell’effettivo gestore della carta di credito e anche se la vicenda autorizzava qualche diffidenza, l’ansia di diventare la vittima designata di un truffatore ha portato la donna a proseguire nel percorso indicato dalla mail. Un operatore , anche lui apparentemente facente capo al gestore della carta di credito, alla fine le ha chiesto di riferire un numero di codice appena inviatole e di farlo in fretta. Un escamotage per fare in modo che non si accorgesse che sotto il codice c’era scritto che si trattava di un acquisto. Così oltre mille euro sono andati in fumo. Il gestore della carta di credito ha declinato ogni responsabilità. Ora la donna si è rivolta a Federconsumatori Monza per vedere se è possibile rivalersi sul gestore.