Seregno e Meda, multe per 35mila euro a tre locali: lavoro irregolare, scarsa igiene e mancato rispetto delle norme di sicurezza

Controlli dei carabinieri della Compagnia di Seregno con il supporto dei militari dei nuclei antisofisticazione e sanità (N.A.S.) dell’ispettorato del lavoro (N.I.L.) di Milano e del personale dell’ufficio di polizia giudiziaria dei Vigili del Fuoco di Monza.
I carabinieri durante un controllo
I carabinieri durante un controllo Cristina Marzorati

Lavoro irregolare, anche minorile, scarse condizioni igieniche e mancato rispetto delle basilari norme di sicurezza: sanzioni per oltre 35mila euro ai titolari di alcuni locali della “movida” di Seregno e Meda. Le hanno comminate i carabinieri della Compagnia di Seregno impegnati in nuovi controlli, venerdì sera, con il supporto del personale specializzato dei nuclei antisofisticazione e sanità (N.A.S.) e ispettorato del lavoro (N.I.L.) di Milano e del personale dell’ufficio di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco di Monza.

Si è trattato di un servizio di controllo straordinario del territorio di verificare il rispetto sia delle disposizioni di contenimento pandemico Covid-19 che delle normative che regolano le attività dei pubblici esercizi di somministrazione con particolare attenzione al contrasto del “lavoro nero”. Controllati circa trenta avventori e tre locali.

I militari seregnesi specificano che una pizzeria di Meda avrebbe utilizzato manodopera “in nero” – 3 lavoratori su 6 – e installato un impianto di videosorveglianza abusivo. Sarebbero inoltre state rilevate: «svariate carenze strutturali e in tema di sicurezza sul lavoro». L’esercizio: «è stato pertanto sanzionato per un importo complessivo di circa 14mila euro con sospensione dell’attività imprenditoriale, intimazione all’immediato adempimento delle prescrizioni ed è stato altresì segnalato alla competente autorità sanitaria. Inoltre il titolare è stato deferito in stato di libertà».

Interessati anche due bar di Seregno: a uno è stato contestato il mancato rispetto delle procedure di abbattimento, conservazione e tracciabilità dei prodotti lavorati (HACCP; assenza di etichettatura sui lavorati e utilizzo improprio di un abbattitore che, con la presa staccata, era stato adattato a dispensa) e sarebbero state rilevate: «svariate carenze in tema di sicurezza sul lavoro. L’esercizio è stato pertanto sanzionato per un importo complessivo di circa 4.500 euro e il titolare è stato deferito alla competente autorità giudiziaria».

Il secondo bar di Seregno avrebbe invece usato manodopera “in nero” («2 lavoratori su 4 di cui uno minore», specificano i militari dell’Arma). Inoltre sarebbero state rilevate anche in questo caso svariate carenze igienico sanitarie: «disordine e scarsa pulizia dei locali e degli strumenti di preparazione dei cibi con la presenza di residui di lavorazione degli alimenti risalenti a molti giorni addietro». Il personale dell’ufficio di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco di Monza avrebbe inoltre accertato: «importanti carenze in materia di sicurezza tra cui irregolarità delle vie di emergenza. L’esercizio è stato pertanto sanzionato per un importo complessivo oltre 16mila euro con sospensione dell’attività imprenditoriale». Anche in questo caso il titolare è stato denunciato.

I militari dell’Arma precisano che la sospensione delle due attività dove sono stati trovati lavoratori in nero scatta dal primo giorno lavorativo utile, quindi lunedì 30 agosto: «e viene meno con l’ottemperanza delle prescrizioni imposte e il pagamento delle sanzioni comminate». A tal proposito: «la pizzeria di Meda, ha già provveduto in merito – concludono i carabinieri – mentre il bar di Seregno, probabilmente, lo farà nell’arco della giornata odierna».