Seregno, cinque associazioni sotto sfratto: «Via dalle sedi entro il 31 marzo»

Cinque associazioni a Seregno dovranno lasciare le rispettive sedi nel padiglione Colli di via San Benedetto entro il 31 marzo. Pochi giorni di preavviso: sotto sfratto anche la Accademia filarmonica e BMradio.
Seregno ,l'ala storica dell'istituto Cabiati-Ronzoni di via San Benedetto (foto di Paolo Colzani)
Seregno ,l’ala storica dell’istituto Cabiati-Ronzoni di via San Benedetto (foto di Paolo Colzani) Redazione online

«Il consiglio di amministrazione dell’istituto Cabiati-Ronzoni precisa che il Comune di Seregno ha disdetto l’affitto del padiglione Colli al 31 marzo. Per quella data, lo stesso dovrà essere liberato dalle associazioni, che con l’istituto non hanno alcun rapporto, se non la residenza».

Questa breve nota ha gettato nel panico o quasi, la scorsa settimana, i molti referenti delle associazioni che hanno sede nel padiglione dell’istituto di via San Benedetto, alle prese con la necessità di trovare uno spazio alternativo in un periodo di tempo così breve. Un’esigenza, quest’ultima, già in agenda da parecchio, poiché a tutti era chiaro che la locazione, per problemi economici e di vetustà dell’edificio, non sarebbe stata rinnovata, ma che ancora non ha trovato una risposta adeguata.

«Dire che siamo preoccupati è poco – conferma Marina Colombo, moglie di Alessandro Sala, presidente dell’Accademia filarmonica “Città di Seregno”, la realtà più problematica da ricollocare tra quelle alle quali il Comune di Seregno aveva concesso in uso i locali affittati- Una decina di giorni fa, dopo l’elezione a presidente della consulta della cultura di Giulio Galloni, ho incontrato il sindaco Edoardo Mazza e il vicesindaco Giacinto Mariani, che mi hanno prospettato la possibilità di un trasloco alla corte del cotone, in un piano oggi occupato per le sue prove da un’accademia teatrale. Dopodiché, però, non si è mosso più nulla e le due settimane che abbiamo davanti mi sembrano un lasso temporale troppo ristretto per trovare una soluzione».

Colombo ricorda quindi i contatti di questi mesi: «Il sindaco mi aveva garantito che la situazione si sarebbe sbloccata in positivo entro il 31 dicembre scorso e per questo ci eravamo fermati nella ricerca in proprio di una nuova sede. Così purtroppo non è stato, tuttavia. Adesso stiamo riprendendo i contatti che avevamo già allacciato. Invito chi ha locali che possano fare al caso nostro a farsi avanti».

Nessuna certezza anche nelle parole di Giorgio Bernasconi, tra i fondatori di BMradio: «I soli dati certi sono che a fine marzo ce ne dovremo andare e che Gelsia ci ha già comunicato la disdetta dell’utenza della corrente elettrica. Abbiamo scritto per questo più volte al Comune di Seregno e con le altre associazioni interessate abbiamo partecipato la settimana scorsa ad una riunione. L’opzione sul tavolo sembra essere un negozio di proprietà comunale in piazza Liberazione, in zona Lazzaretto. Ma appunto è solo un’opzione, al momento».

Più tranquillo appare Gaetano Minerva Crolla, presidente della sezione seregnese dell’associazione nazionale Carabinieri: «Proprio giovedì abbiamo effettuato un sopralluogo alla corte del cotone, dove noi dovremmo trovare un ricollocamento in un locale da condividere con gli Autieri. Tutto sommato, ci potrebbe andare bene così. Al sindaco Edoardo Mazza avevamo fatto presente che non abbiamo disponibilità economiche eccessive per un affitto e questa soluzione dovremmo riuscire a sostenerla».

Le associazioni dei sordomuti e dei senegalesi in Brianza sembrano invece destinate allo stabile comunale di via Bottego, al pari forse della sezione cittadina dell’associazione nazionale Bersaglieri d’Italia.