Seregno ci prova e immagina una festa di Santa Valeria pronta a sfidare il Covid

Fervono i preparativi a Seregno per la festa di Santa Valeria che si terrà anche quest’anno in piena pandemia: sono allo studio una serie di iniziative che potrebbero essere fatte rispettando le norme anti Covid.
I tavoli del buffet del pellegrino nelle ultime edizioni
I tavoli del buffet del pellegrino nelle ultime edizioni

A poco meno di un mese dalla prima iniziativa in calendario, la macchina organizzativa della festa di Santa Valeria a Seregno prosegue incessante il suo lavoro, per definire il calendario delle proposte, che giocoforza dovrà considerare le prescrizioni per il contenimento dell’emergenza sanitaria. A tenere ufficialmente a battesimo il percorso, dopo la novena introduttiva al via lunedì 19 aprile, sarà come di consueto il tradizionale omaggio floreale alla Madonnina di piazzale Madonnina, previsto alle 20,30 di giovedì 22 aprile, con la presenza delle autorità religiose e civili locali.

«Sabato 24, domenica 25 e lunedì 26 aprile – spiegano i volontari -, nei giorni centrali della festa, i sacerdoti nativi di Seregno o comunque legati a Santa Valeria officeranno diverse messe a beneficio dei pellegrini, che arriveranno numerosi anche dalla zona limitrofa. Domenica 25 aprile, alle 11, celebreremo il cinquantesimo di sacerdozio di don Giuseppe Colombo, vicario per Santa Valeria della Comunità pastorale San Giovanni Paolo II. Inoltre, sono previsti momenti di riflessione, preghiera e testimonianza, con la partecipazione di persone e gruppi che condivideranno con noi le loro esperienze». Altri appuntamenti sono invece in fase di definizione. «Abbiamo registrato la piena disponibilità alla collaborazione dell’amministrazione comunale – continuano i componenti del gruppo di lavoro -, che ha sposato lo spirito di una proposta diretta a tutta la città. Possiamo già anticipare che la mostra dei quadri, che normalmente si teneva in viale Piave, sarà ospitata dalle vetrine dei negozi che hanno manifestato la volontà di accogliere una o più opere degli artisti. Sulla piattaforma web che sarà il nostro organo ufficiale di comunicazione, pubblicheremo la mappa. In spazi adeguati, sparsi sul territorio, saranno collocate le installazioni artistiche, che in diversi si sono detti disponibili a realizzare per l’occasione. Ristoratori ed addetti ai prodotti alimentari sono stati invitati a cucinare i piatti tipici della sagra, visto che al buffet ed alla baita del pellegrino non sarà possibile mangiare insieme, mentre la pagoda della solidarietà sarà allestita sul sagrato del Santuario e consentirà ai nostri giovani di far conoscere i missionari di Seregno, prima ancora che di raccogliere offerte a sostegno delle loro attività».

Il tutto sarà accompagnato da una sottoscrizione a premi, il cui ricavato servirà per la manutenzione del Santuario e di altre strutture parrocchiali. «In queste settimane – concludono i volontari -, verificheremo la fattibilità di alcune proposte di manifestazioni o eventi, in circostanze particolari come quelle che stiamo vivendo: ad esempio, una presenza di madonnari, un laboratorio di Bruno Murari, un concerto di campanari. Insomma, al di là della pandemia, c’è il desiderio che la sagra di Santa Valeria sia un momento di festa e fiducia in chiave futura. L’antidoto più efficace contro la paura è sentirsi parte di una comunità».