Seregno calcio, lettera di Erba ai tifosi: «Ereditata una società ricca di criticità»

È ormai scontro frontale tra la nuova proprietà del Seregno calcio e la precedente. Il malessere tra le parti ha trovato una conferma la , vigilia di Pasqua quando il nuovo presidente Davide Erba ha affidato ad un post pubblicato sulla pagina di Facebook della società il suo pensiero, rivolgendosi direttamente a quei tifosi che stanno vivendo con un po’ di perplessità i cambiamenti in atto.
Da sinistra, Carmine Castella, Davide Erba e Matteo Fraschini
Da sinistra, Carmine Castella, Davide Erba e Matteo Fraschini

È ormai scontro frontale tra la nuova proprietà del Seregno calcio e la precedente. Il malessere tra le parti, emerso in tutta evidenza all’indomani della firma che ha sancito il passaggio di consegne e tradottosi poi con l’ufficializzazione dell’uscita dal consiglio direttivo di Carmine Castella, Matteo Fraschini ed Angelo Pezzetti, rispettivamente presidente, amministratore delegato e consigliere fino a poche settimane fa, nonché con i benserviti al direttore sportivo Gianfranco Multineddu e al responsabile del settore giovanile Fabio Grandi, quest’ultimo rimpiazzato da Zoran Gjorgiev, ha trovato una conferma ulteriore sabato scorso, vigilia di Pasqua, quando il nuovo presidente Davide Erba ha affidato ad un post pubblicato sulla pagina di Facebook della società il suo pensiero, rivolgendosi direttamente a quei tifosi che stanno vivendo con un po’ di perplessità i cambiamenti in atto.


«Cari sostenitori – ha scritto l’imprenditore monzese, al momento amministratore unico del sodalizio azzurro, in attesa della comunicazione del nuovo board – stiamo lavorando duramente per dare il giusto lustro alla nostra società. Stiamo ponendo le basi per rendere il Seregno un’eccellenza nel panorama calcistico lombardo e poter realizzare i nostri progetti». E qui sono cominciate le stoccate: «Abbiamo purtroppo ereditato una società ricca di criticità sotto quasi ogni punto di vista: strutture con gravi carenze di manutenzione, sia per quel che riguarda il Ferruccio che il Seregnello; campi da gioco in grande dissesto; organizzazione societaria precaria; settore giovanile da costruire in maniera professionale; approccio amatoriale ed incompatibile con una società con oltre 100 anni di storia».

Chiara è stata quindi la conclusione: «Il nostro progetto darà lustro alla città di Seregno ed ai seregnesi, per essere parte di un’avventura che ci porti nel più breve tempo possibile ad entrare nel mondo professionistico dopo quasi 50 anni. Tutto questo sarà possibile grazie ad una partecipazione più attiva della cittadinanza, delle istituzioni e del mondo imprenditoriale, per creare il giusto entusiasmo che questa città merita. Vinceremo tutti assieme questa sfida!».

Carmine Castella, Matteo Fraschini ed Angelo Pezzetti al momento non hanno inteso replicare. Per la cronaca, il Seregno manca dalle categorie professionistiche dalla stagione 1981-’82, quando retrocesse dalla serie C/2 all’Interregionale. Erba fa però partire il suo conteggio dall’ultima esperienza nella terza serie nazionale, equiparabile alla serie C odierna, quella nella serie C a girone unico della stagione 1977-’78, al termine della quale l’undici azzurro fu inquadrato nella neonata serie C/2, che era la quarta serie.