Senago, partenza senza pre-scuola Proteste e famiglie in difficoltà

L’amministrazione comunale comunica uno slittamento della partenza dei servizi al 5 ottobre. Il sindaco: «Riteniamo opportuno verificare l’andamento di queste prime settimane di riapertura». Ma intanto molti genitori protestano.
Primo giorno di scuola in un plesso di Monza
Primo giorno di scuola in un plesso di Monza Fabrizio Radaelli

l ’anno scolastico per più di cento alunni senaghesi e soprattutto per le loro famiglie non pare iniziato nel migliore dei modi. Nonostante inizialmente fosse stato fissato per il 23 settembre l’inizio del pre e post scuola, venerdì scorso l’Amministrazione comunale ha comunicato uno slittamento della partenza di questi servizi al 5 ottobre.

Un ritardo di otto giorni scolastici che non è proprio andato giù alle famiglie per lo scarso preavviso. Tante mamme si sono lamentate visto che si erano organizzate al lavoro contando sulla possibilità di poter lasciare i propri figli a scuola in anticipo e andarli a prendere oltre il suono dell’ultima campanella. «Allo stato attuale – dichiara l’Amministrazione – manca la definizione di alcuni aspetti fondamentali relativi ai protocolli di sicurezza dei servizi che non ci consentono di partire prima del 5 ottobre. Riteniamo inoltre opportuno verificare l’andamento di queste prime settimane di riapertura delle scuole per poter definire al meglio l’organizzazione dei servizi integrativi e per non appesantire ulteriormente la già gravosa organizzazione delle attività didattiche».

Il problema però è molto sentito visto che sono 105 gli studenti delle elementari iscritti al pre scuola e ben 139 al post scuola, ai quali si aggiungono 63 bimbi delle materne. «Le famiglie – aggiunge il sindaco Magda Beretta – devono capire che non si tratta di un anno scolastico come gli altri. Ogni classe ha orari diversi e vanno organizzati gli spostamenti. Ricordo la possibilità di usufruire del bando babysitter di “Comuni Insieme”». «L’Amministrazione – attacca Lorenzo Conforto, capogruppo del Pd – aveva promesso di erogare un servizio ma poi si è rimangiata la parola data perché si è resa conto che fare propaganda senza avere certezza è anche troppo».