“Sei ruote di speranza” all’autodromo di Monza: oltre la disabilità in memoria di Baldinu

È dedicata a Leonardo Baldinu l’edizione di “Sei ruote di speranza” in arrivo domenica 14 ottobre: la manifestazione sarà tutta per il presidente della Uildm monzese scomparso in estate.
Monza Sei ruote di speranza Leo Baldinu e Ivan Capelli
Monza Sei ruote di speranza Leo Baldinu e Ivan Capelli Fabrizio Radaelli

Un impegno totalitario, unico, capace di trasmettere a ragazzi, famiglie e volontari tanta energia e determinazione. Su qualsiasi pista da percorrere. Ora che una delle sue creature, la manifestazione “Sei ruote di speranza”, è pronta ad accedere i motori (di supercar, auto storiche, sidecar e fuoristrada) in autodromo a Monza, domenica 14 ottobre, la dedica è tutta per lui. Per Leonardo Baldinu, a lungo presidente della sezione monzese Uildm (cinque mandati, dal 2002 al 2016), scomparso lo scorso luglio a 48 anni.


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Ottimista sempre, nonostante il carico da novanta di una malattia inguaribile, grave e progressiva, Baldinu ha lasciato davvero tanto. Alla Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) fanno fatica a credere che non ci sia più. E in fondo eccolo lì, Leonardo, come sempre: nelle parole e nei gesti dei volontari Uildm, delle tante persone con disabilità pronte a fare un giro in pista a Monza, dei proprietari di auto sportive e delle forze dell’ordine che mettono a disposizione i loro mezzi, di tante altre associazioni, come Alpini e Protezione civile, che aiutano i disabili durante la giornata.
Anno dopo anno, Baldinu ha creduto con tanti altri nella bellezza dell’evento dove la disabilità non è più ostacolo e il mondo dei motori si trasforma. Oltre 30 anni, senza mai perdere l’entusiasmo, edizione dopo edizione. E così, è arrivata anche la numero 32, con l’appuntamento in autodromo per domenica che ha un solo titolo: “Ciao Leo”.


“Sei ruote di speranza” anche quest’anno è pronta a portare nel tempio della velocità monzese migliaia di persone, tra ragazzi disabili e accompagnatori, invitandole a scendere in pista per provare l’emozione di un giro a tutto gas. I tanti disabili, in arrivo da tutta la Brianza, ma anche dal resto della Lombardia, vivono l’emozione di diventare per un attimo co-piloti. Ferrari, Porsche, bolidi di ogni tipo, ma anche auto della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di finanza, per finire con le auto d’epoca, invadono la pista e aprono le portiere a disabilità fisiche e psichiche.

Apertura della pista dalle 9, e poi giri di pista a bordo di vetture Gt e storiche. Dopo la pausa pranzo, di nuovo giri in pista e il gran finale alle 17.30.

Insomma, una grande festa, per tutti, anche per le famiglie e gli educatori che accompagnano. Nei paddock sono previsti anche quest’anno diversi momenti di intrattenimento. A Baldinu si deve anche la nascita della squadra di wheelchair hockey degli Sharks di Monza (da poco diventati anche Campioni del Mondo con il capitano Mattia Muratore), in cui fu giocatore. E quest’anno a “Sei ruote di speranza” si svolgerà proprio il primo triangolare di wheelchair hockey, a lui intitolato. E lui ne sorriderà, come sempre.