“Scuole sicure” a Monza: 50mila euro contro lo spaccio di droga tra gli studenti

A Monza con il nuovo anno scolastico parte anche l’operazione Scuole Sicure finanziata con 50mila dal ministero dell’Interno per contrastare lo spaccio di stupefacenti tra gli studenti. Linee guida: formazione, prevenzione e repressione. Unità cinofile anche nelle classi, videosorveglianza.
Monza Studenti davanti a scuola - foto d’archivio
Monza Studenti davanti a scuola – foto d’archivio Fabrizio Radaelli

Operazione “Scuole sicure” a Monza. Firmato il protocollo d’intesa che stanzia un finanziamento di 50mila euro per contrastare lo spaccio di stupefacenti tra gli studenti delle scuole superiori. Diciotto gli istituti coinvolti tra licei e professionali per il prossimo anno scolastico.


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Obiettivi. Il progetto si articolerà su formazione, prevenzione e anche repressione. L’obiettivo è promuovere operazioni di educazione e prevenzione in tutti gli istituti secondari di secondo grado del territorio e azioni di contrasto e repressione del Nost (Nucleo Operativo Sicurezza Tattica) e del Noc (Nucleo Operativo Cinofilo) della polizia locale. Su richiesta dei dirigenti scolastici, i controlli con l’unità cinofila potranno essere effettuati all’interno dei singoli istituti: nelle aule, nei cortili, durante l’intervallo. Agenti in borghese opereranno all’esterno degli istituti, lungo i percorsi di avvicinamento, negli orari di ingresso e uscita, alle fermate degli autobus e nei giardini pubblici adiacenti alle scuole.

«La droga è una emergenza nazionale che tocca inevitabilmente anche gli studenti – ha dichiarato il sindaco Dario Allevi – Le Istituzioni devono lavorare insieme per contrastare con forza e determinazione gli spacciatori di morte che sovente gravitano nei dintorni delle scuole. Formazione, prevenzione e repressione sono gli strumenti che abbiamo a disposizione. Il progetto “Scuole sicure” li mette insieme per cercare di tutelare la salute e la sicurezza dei nostri ragazzi».

Il prefetto Patrizia Palmisani si è detto convinto che «la prevenzione e il contrasto dell’abuso di sostanze stupefacenti passa anche attraverso la sensibilizzazione dei più giovani, che sempre più spesso rischiano di diventare i consumatori di domani. Il progetto “Scuole sicure” del Ministero dell’Interno va in questa direzione, fornendo alle Amministrazioni comunali risorse e strumenti per un adeguato monitoraggio del fenomeno nell’ambito delle scuole. Nei prossimi mesi la Prefettura intende avviare ulteriori progettualità con il mondo della scuola, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali interessati nella costruzione di iniziative di formazione ed educazione alla cultura civica rivolte ai più giovani, che talvolta si dimostrano inconsapevoli della portata dei propri gesti».

In programma incontri informativi nelle scuole con studenti, docenti e genitori anche attraverso la diffusione del progetto con strumenti off line e web. Formazione degli agenti della polizia locale, ma anche lo sviluppo del sistema di videosorveglianza con strumenti mobili che supporterà l’attività di Nost e Noc.

«La droga uccide i giovani. Dobbiamo bonificare le nostre scuole da chi spaccia – precisa l’assessore alla Sicurezza Federico Arena – Ecco perché abbiamo aderito al programma “Scuole sicure”, fortemente voluto e sostenuto dal Ministero dell’Interno. Utilizzeremo sistemi mobili di videosorveglianza e garantiremo un numero maggiore di operazioni di Polizia locale contro la droga, rafforzando un’iniziativa che abbiamo inaugurato all’indomani della nostra elezione. Si tratta di un progetto a 360 gradi».

Scuole coinvolte. Le scuole coinvolte sono ITCG Achille Mapelli, IIS Enzo Ferrari, ITI Hensemberger, IIS Mosè Bianchi, Liceo scientifico Paolo Frisi, Istituto Pavoniano Artigianelli, Scuola Borsa, IPSSE Adriano Olivetti, Liceo artistico Nanni Valentini, Liceo classico e musicale Bartolomeo Zucchi, Liceo Carlo Porta, Istituto Leone Dehon, Collegio Guastalla, Collegio Villoresi, Istituto Maddalena di Canossa, Liceo artistico Preziosissimo sangue, Collegio Bianconi e IPC Caravaggio.