Scuola superiore, cosa serve per ritornare? “Più trasporti” vince il sondaggio del CittadinoMb

Cosa serve per rientrare alle scuole superiori? IlCittadinoMb l’ha chiesto via social agli studenti di Monza e Brianza: intervenire sui trasporti o meglio la Dad? Meglio migliorare i trasporti per tornare in presenza.
Monza sondaggio instagram ritorno a scuola
Monza sondaggio instagram ritorno a scuola

Cosa serve per rientrare alle scuole superiori? Dopo la notizia dello slittamento della riapertura degli istituti all’11 gennaio per decisione del governo, IlCittadinoMb l’ha chiesto via social agli studenti di Monza e Brianza: intervenire sui trasporti o meglio la Dad?

Sono stati più di 400 i voti su Instagram: il 62% (255) ha votato per migliorare il servizio dei trasporti, il 38% ha votato per la Dad.

“La Dad a lungo andare svuota gli studenti, di contro non li si può caricare come sardine sui mezzi pubblici”, dice un commento.
E un altro: “Serve che si pensi veramente ad investimenti di qualità dei soldi del mes. Servono più aule e più docenti in modo da avere classi con minor numeri di alunni e più distanziati. Il covid ci sta insegnando che le pandemie potrebbero essere il serio pericolo del futuro e che investimenti adeguati permetterebbero di non bloccare la crescita che un paese evoluto dovrebbe avere”.

A questo proposito un’analisi condotta da Das (gruppo Generali), compagnia specializzata nella tutela legale che sta registrando in questo periodo una crescita di richieste per Difesa Scuola (copertura rivolta a dirigenti scolastici, personale docente e non docente ma anche ad allievi e genitori) dice che a fronte di una media nazionale di 20,34 alunni per classe, l’Emilia-Romagna è la regione con la più alta densità di alunni (21,86) seguita da Lombardia (21,44) e Toscana (21,24). Le classi meno “affollate” si trovano in Molise (17,73), Basilicata (18,06) e Calabria (18,13).
“In Lombardia si registra un maggiore affollamento nella scuola primaria con una media di 20,15 alunni per classe che collocano la regione al secondo posto assoluto in Italia con 412.089 studenti distribuiti in 20.456 classi” si legge nella presentazione dell’indagine.

“Soprattutto serve la volontà di riaprirle! Ho la spiacevole sensazione che dietro alle presunte problematiche della scuola ci siano solo dei giochi di politici senza coscienza che pur di screditare gli avversari sono disposti a buttare alle ortiche il futuro dei nostri ragazzi”, sottolinea un commento ricevuto su facebook..