Scuola, l’insalata biologica non piace agli alunni e Vimercate la toglie dalle mense

Per gli alunni delle scuole di Vimercate l’insalata biologica servita a mensa aveva un sapore troppo amaro e per questo spesso rimaneva nel piatto. La Giunta ha deciso di sostituirla nel menù con un’insalata più convenzionale.
L’insalata biologica servita alla mensa scolastica non piace e Vimercate la toglie dal menù
L’insalata biologica servita alla mensa scolastica non piace e Vimercate la toglie dal menù FABRIZIO RADAELLI

Probabilmente piaceva più alle mamme che ai bambini l’insalata “bio” scelta per le mense scolastiche di Vimercate. Ma da quest’anno nei piatti degli alunni vimercatesi radicchio o insalata verde da agricoltura biologica spariranno, sostituiti da più convenzionali lattughe, insalata pan di zucchero oppure radicchio milanese. In ogni caso non ci saranno più insalate “bio”, un alimento che nell’ultimo anno ha incrementato gli avanzi lasciati nel piatto alla fine dei pasti.

È stata approvata in settimana dalla Giunta la variazione di un prodotto previsto nel capitolato della refezione scolastica e, rispetto al passato anno scolastico, è stata tolta dalla lista di alimenti prevista per comporre i vari menù delle mense l’insalata biologica. Sostituita a partire da questo anno da altra insalata, ma normale.
La scelta è stata determinata dall’osservazione dei gusti dei bambini che, quando veniva servita insalata “bio”, lasciavano sul piatto molti scarti di foglie. Avanzi che invece si riducevano significativamente quando veniva data insalata convenzionale. Il motivo sta nel sapore, amarognolo e più marcato nei radicchi e nelle insalate “bio” rispetto invece a un gusto più dolce e delicato di lattughe e insalatine comuni.

“Non è certo stata una questione politica – ha commentato il sindaco 5 Stelle Francesco Sartini – .È emerso che i bambini preferiscono gusti più dolci, mentre l’insalata biologica è un po’ amarognola. E quindi non è risultata adatta alla mensa scolastica. Non è vero che i bambini non vogliono mangiare la verdura, solo mangiano quella che gli piace. Ora si è scelta un’insalata non-bio comunque di qualità, che inoltre riduce anche leggermente i costi delle derrate”.

Il risparmio ottenuto con l’insalata normale rispetto a quella “bio” viene reimpiegato per provare l’iniziativa di educazione alimentare “La colazione a scuola”.

Nel corso dell’anno ci sarà una mattina in cui si farà una colazione a buffet a scuola, con un’offerta varie e ricca di prodotti “per ribadire l’importanza del primo pasto per la salute ed il benessere”, scrive la Giunta.