Scuola, a Monza nominati i reggenti: dirigenti col doppio ruolo

Sono stati nominati i reggenti per le scuole di Monza che ancora erano vacanti. L’ufficio scolastico regionale ha concluso le procedure e nominato i dirigenti che avranno il doppio ruolo, dirigenti presso un istituto e reggenti in altri del territorio.
Classe lavagna banchi scuola
Classe lavagna banchi scuola Alberto Ceresoli

Sono stati nominati i reggenti per le scuole di Monza che ancora erano vacanti. L’ufficio scolastico regionale ha concluso le procedure e nominato i dirigenti che avranno il doppio ruolo, dirigenti presso un istituto e reggenti in altri del territorio. Nessun nome nuovo, tante le riconferme. Alcuni sono già noti all’interno delle scuole stesse, come il caso dell’istituto superiori Ferrari che vede riconfermata la precedente dirigente Renata Cumino e quello del comprensivo San Fruttuoso, dove è ancora in carica la preside Petronilla Ieracitano. La prima è stata nominata dirigente all’istituto Olivetti (dove ha già svolto l’incarico di reggente nel precedente anno scolastico) mentre la seconda ha preso il posto del collega Angelo Valtorta all’istituto superiore Hensemberger.

Anche per Anna Maria Celso, che si trova ad essere reggente del comprensivo Koinè, sarà un anno impegnativo, visto che quest’incarico si somma alla carica di dirigente al comprensivo Don Milani. Mentre il dirigente del comprensivo Raiberti, Antonio Prizio, chiamato a sostituire il collega Graziano Sebastiano che è andato in pensione, sarà anche per quest’anno, reggente del comprensivo di via Foscolo (dove già era stato chiamato lo scorso anno in sostituzione di Massimo Granata).
Infine Elena Bonetti, dirigente del Fermi di Desio fa il suo ingresso nel comprensivo Salvo d’Acquisto con la carica di reggente. Tutti dirigenti che avranno così una doppia mole di lavoro e di responsabilità, vista la carenza di personale qualificato da inserire nel comparto della scuola. Per molti reggenti non si tratta di grandi cambiamenti, visto che molti di loro conoscono già l’istituto che sono chiamati a “governare”, le dinamiche e soprattutto conoscono il personale sia docente che non docente.