Scontro sulla zona rossa in Lombardia: la cronologia dei fatti fornita dall’Iss

Scrivendo alla Regione Lombardia in merito alla polemica sulla zona rossa e la trasmissione dei dati, l’Istituto superiore di Sanità ha presentato anche una cronologia dei fatti da maggio 2020. Eccola.
Iss dati Istituto superiore Sanità
Iss dati Istituto superiore Sanità

Scrivendo alla Regione Lombardia in merito alla polemica sulla zona rossa e la trasmissione dei dati, ricostruendo numeri e situazioni, l’Istituto superiore di Sanità ha presentato anche una cronologia dei fatti da maggio 2020. Eccola.


LEGGI È scontro sulla zona rossa, l’Iss scrive alla Regione Lombardia (che ribatte)

Da Maggio a Gennaio – la Lombardia ha segnalato da maggio fino al 20 gennaio una grande quantità di casi, significativamente maggiore di quella osservata in altre regioni, con una data di inizio sintomi a cui non ha associato uno stato clinico e che pertanto si è continuato a considerare inizialmente sintomatici. Inoltre nell’ultimo periodo ha classificato un gran numero di questi come guariti senza uno stato clinico sintomatico riportato.

29 Maggio 2020 – A partire dal 29 maggio la Regione Lombardia ha ricevuto settimanalmente il “Report di qualità e completezza dei dati” in cui è stata segnalata da ISS una anomalia relativa alla presenza di un numero elevato di casi incongruenti ovvero in cui era segnalata una data inizio sintomi ma erano dichiarati nello stato clinico come “asintomatici” o con presenza di una sola “guarigione” o “decesso”.

7 gennaio 2021 – Gli epidemiologi dell’ISS chiedono ai tecnici della Lombardia di verificare i loro dati segnalando l’anomalia rispetto a tutte le altre Regioni e chiedono di verificare la completezza dei campi relativi allo stato clinico. La richiesta è stata fatta in ragione del fatto che alle Regioni spetta il compito della verifica dei dati e la della loro congruità poiché sulla loro solidità si basa l’attendibilità della stima dell’Rt elaborata dall’ISS.

13 Gennaio 2021 – Alla settimana del 13 Gennaio viene attribuito alla Lombardia sulla base dei casi caricati un Rt di 1,4 che manda in zona rossa la Regione.

19 gennaio – Nel corso di una riunione tecnica richiesta dalla Regione Lombardia viene segnalata l’ipotesi che in particolare la mancata compilazione della voce relativa allo stato clinico potrebbe essere alla base della distorsione dell’Rt. Successivamente la Lombardia richiede all’Istituto “che venga eseguito un calcolo dell’indice RT Sintomi recependo le modifiche definite a livello tecnico relative al conteggio dei pazienti guariti e deceduti”.

20 gennaio – La Regione Lombardia ha inviato come di consueto l’aggiornamento del suo database. In tale aggiornamento si è realizzata anche una rettifica dei dati pregressi. In particolare, è cambiato il numero di casi in cui viene riportata una data inizio sintomi e, tra quelli con una data di inizio sintomi, la compilazione del campo “stato clinico”. Complessivamente, questi cambiamenti hanno ridotto in modo significativo il numero di casi che hanno i criteri per essere classificati come sintomatici e pertanto inclusi nel calcolo dell’Rt basato sulla data inizio sintomi dei soli casi sintomatici”.