Scola ordina tre nuovi vescovi Festa a Lissone per don Tremolada

Sabato 28 giugno l’Arcivescovo Angelo Scola ordinato tre nuovi Vescovi ausiliari di Milano nominati dal Santo Padre: monsignor Franco Agnesi; fra Paolo Martinelli, dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini; monsignor Pierantonio Tremolada, lissonese, Vicario episcopale per l’Evangelizzazione e i Sacramenti.
Monsignor Pierantonio Tremolaga, il cardinale Angelo Scola e il suo predecessore Dionigi Tettamanzi
Monsignor Pierantonio Tremolaga, il cardinale Angelo Scola e il suo predecessore Dionigi Tettamanzi

Un gesto bello e grande, di fede, di Chiesa, del quale nessuno è stato «spettatore, ma tutti attori», perché «chiama in causa ciascuno in prima persona». È l’ordinazione episcopale dei tre nuovi Vescovi ausiliari di Milano conferita dal cardinale Scola, in un Duomo che già dalla primissima mattina si è andato riempiendo di fedeli, di moltissimi sacerdoti concelebranti, di diecine di diaconi permanenti, di amici e parenti di monsignor Franco Agnesi, monsignor Paolo Martinelli e Monsignor Pierantonio Tremolada. L’arcivescovo emerito di Milano, il cardinal Tettamanzi e il vicario generale, monsignor Mario Delpini, sono conconsacranti, venti gli altri Vescovi presenti, tra ausiliari, emeriti della Diocesi, residenziali di altre Chiese locali, ma anche venuti da molto lontano come monsignor Cuter, arrivato dal Brasile. Accanto al cardinale Scola siedono , il ministro generale dei Cappuccini, Fra Mauro Johri e l’Arciprete del Duomo, monsignor Gianantonio Borgonovo. Non mancano le autorità civili: in prima fila, il governatore della Regione Maroni e i sindaci di alcuni paesi e città – Busto Arsizio, Cesano Boscone, Macherio, Lissone, per Varese c’è il vicesindaco Baroni e il prefetto Zanzi – cui sono legati per nascita o Ministero gli eletti che vengono presentati al Cardinale e per ciascuno dei quali viene letta la Lettera apostolica per la nomina episcopale firmata da papa Francesco. Accanto a ognuno dei tre, sono i due presbiteri che “assistono”: per Agnesi don Romeo Maggioni e don Vittorio Comi; per Martinelli i confratelli, Giovanni Amisano e Luca Bianchi; per Tremolada monsignor Peppino Maffi, e don Franco Oliverio

Il compito che il Cardinale ricorda ai tre nuovi Vescovi: «Siete inviati per infondere speranza in un tempo pieno di fatica a tutti gli uomini e le donne. Pascete le pecore, amate incondizionatamente la Chiesa di Dio e la Chiesa ambrosiana, amate le donne e gli uomini delle terre milanesi e ne sarete riamati. E questo per annunciare Gesù come Vangelo dell’umano. Si dischiude così l’orizzonte che abbiamo voluto indicare per il cammino della nostra Chiesa. Il vostro ministero sarà tutto in funzione di questa ansia santa della Chiesa ambrosiana che vuole proporre a tutti Gesù, luce delle genti».

«Che il Signore non scelga in base ai meriti, lo so guardando a me stesso», osserva monsignor Tremolada. «Oggi la mia vita prende una forma nuova: entrare nella Successione apostolica è un dono che lascia senza parole e ciò che chiedo è di corrisponderlo con tutte le mie forze. Vorrei essere per sempre e solo un umile testimone della Parola di Dio. Abbiamo tutti bisogno oggi di maggiore speranza, di gioia e di bellezza: mi piacerebbe che il mio Ministero fosse a totale servizio di questa speranza nella Chiesa e con la Chiesa, specie per i più giovani».