“Sciopero per il clima”: decimo presidio a Carate per Clarissa Dudine

Il secondo “Global strike for climate”, sciopero mondiale indetto dal movimento Fridays For Future, è passato anche da Carate Brianza. A ribadire la presenza convinta sul territorio di idee attente ai cambiamenti climatici e alla tutela ambientale è stata – ancora una volta – Clarissa Dudine.
Clarissa Dudine e il sindaco Luca Veggian
Clarissa Dudine e il sindaco Luca Veggian

Il secondo “Global strike for climate”, sciopero mondiale indetto dal movimento Fridays For Future, è passato anche da Carate Brianza. A ribadire la presenza convinta sul territorio di idee attente ai cambiamenti climatici e alla tutela ambientale è stata – ancora una volta – Clarissa Dudine. La 20enne caratese, per il decimo venerdì di fila in “sciopero per il clima” davanti al municipio, ha esordito anche venerdì 24 maggio ricordando che «il mio intento non è stare qua seduta a perdere tempo, ma la mia, la nostra provocazione è atta a sensibilizzare le persone su questo tema che riguarda tutti». Alla presenza di una decina di persone (pochi i ragazzi), Clarissa ha detto chiaramente che «siamo di fronte alla sesta estinzione di massa in cui quasi un milione di specie animali e vegetali rischiano di estinguersi, quindi anche la vita di noi umani è a rischio».


Nel concreto, «Fridays For Future di Carate Brianza chiede al Comune, alle scuole e ad ogni collettività della nostra cittadina di dichiarare lo stato di emergenza climatica ed ambientale, di fare ogni sforzo possibile per contenere l’aumento della temperatura globale e considerare la lotta al cambiamento climatico e la transizione a un’economia sostenibile come priorità assoluta». Il sindaco Luca Veggian, che ha raggiunto lo sciopero con il consigliere Emanuele Chin, ha ringraziato Clarissa e «mi piace molto il cartello che vedo: “Dalle parole ai fatti” – ha detto -. Con lei ho già condiviso che alcune iniziative che l’amministrazione già promuove, come la pulizia ecologica in settembre, vadano estese, coinvolgendo maggiormente la cittadinanza e aggiungendone di nuove. Servono segnali. Da parte nostra un paio di mesi fa abbiamo chiesto a BrianzAcque l’installazione di 2 erogatori d’acqua negli stabili comunali per sostituire le bottiglie di plastica, e la possibilità di installare nuova casetta dell’acqua a Carate».