Saronno-Seregno cancellata per rischio neve da Trenord, i pendolari: «La Regione blocchi in futuro una decisione simile»

La decisione di Trenord di cancellare per rischio neve la linea S9 (Saronno-Seregno-Milano) ha indotto alcuni comitati dei pendolari a scrivere una lettera aperta all’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi.
Un convoglio di Trenord durante la nevicata di fine anno
Un convoglio di Trenord durante la nevicata di fine anno

Un’intera linea, la Saronno-Seregno-Milano (S9) cancellata per rischio neve. La decisione, già presa durante la nevicata post natalizia, è stata reiterata da Trenord anche a San Silvestro, quando le previsioni meteo indicavano la possibilità di una nevicata per Capodanno. La coltre bianca non è scesa, la pioggia sì. Ma la decisione di Trenord non è stata modificata, tanto da mettere in allarme alcuni comitati di pendolari della zona, come quello dei Viaggiatori S2 / S4 / Milano-Asso, il Comitato Viaggiatori S9 / S11 e infine il Comitato Viaggiatori TPL Nodo di Saronno. Che hanno preso carta e penna (virtuale) e hanno scritto una lettera aperta all’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Maria Terzi, per evidenziare “urgentemente in maniera congiunta l’interruzione di servizio della linea suburbana S9 “per emergenza neve” (che peraltro non si è verificata, visto che piove), in particolare sulla tratta Saronno-Seregno, impegnata solo dalla S9 e non da altri servizi”.

“Possiamo comprendere, anche se non condividiamo pienamente, un’eventuale riduzione di tale servizio – si legge nella lettera – , ma sicuramente non la totale sospensione; ciò anche considerando che la tratta Saronno-Seregno è stata riaperta nel 2013, con investimenti milionari (75 milioni di euro) da parte di Regione Lombardia, che proseguono tuttora (progetto di raddoppio del binario a Baruccana, 6,2 milioni di euro)”.

Ma, analizzando i post pubblicati dalla Terzi sulla propria pagina Facebook, i rappresentanti dei viaggiatori non possono non notare “quanto si stia ottenendo nel settore stradale. Ma il trasporto, oltre che su strada, è anche, lo ricordiamo a tutti, su rotaia. Non ci sono trasporti di serie A e di serie B. I trasporti si realizzano attraverso il connubio tra investimenti infrastrutturali e fornitura di servizio; senza servizio, l’infrastruttura diventa inutile, e arreca grave danno sia ai viaggiatori tutti (privi di un servizio pubblico e invitati quasi subliminalmente a generare traffico stradale), sia a Regione stessa, che si ritrova mortificata sul piano economico (interventi su ferro realizzati ma non utilizzati, interventi stradali mai sufficienti). Chiediamo pertanto che Regione Lombardia intervenga per bloccare immediatamente, ora e in futuro, la soppressione totale della S9; allo stesso modo chiediamo che intervenga per far sentire la sua posizione e pretenda che Trenord assicuri la mobilità ferroviaria”.