Salute, l’Ats lancia il progetto contro le sigarette

VIDEO - L’Ats Brianza scende in campo con un progetto dal nome evocativo “Accendi la salute” per la cura e la prevenzione del tabagismo. Un progetto che è partito il 31 maggio, la Giornata mondiale senza tabacco, e che coinvolge tutti: dai Comuni ai medici, fino agli studenti.
fumo sigaretta
fumo sigaretta Daniele Belosio

L’Ats Brianza scende in campo con un progetto dal nome evocativo “Accendi la salute” per la cura e la prevenzione del tabagismo. Un progetto che è partito il 31 maggio, la Giornata mondiale senza tabacco. In azione le tre aziende sociosanitarie territoriali di Monza, Lecco e Vimercate con un insieme eterogeneo di partner (tra questi Comuni, medici, farmacie, assistenti sociali, strutture socio-sanitarie, uffici scolastici, gruppi di cammino) per far si che l’intervento sia il più incisivo possibile. Un progetto nato dopo aver esaminato i numeri allarmanti di decessi legati al fumo. Il numero medio totale annuo di decessi è pari a circa 10.200 per i residenti nel territorio dell’Ats Brianza. Basandosi sui dati del 2015 si stima che quasi milletrecento persone siano decedute prematuramente per aver fumato a lungo durante la loro vita.

«Si tratta di un inaccettabile carico di sofferenza legato a un’abitudine che viene in modo improprio considerata un semplice vizio – ha sottolineato Silvano Lopez, direttore sanitario di Ats Brianza – ma che in realtà rappresenta uno dei più importanti moltiplicatori di rischio per quel che riguarda molte patologie croniche e che contribuisce in modo drammatico all’incremento della proporzione di persone affette da malattie degenerative in un contesto di popolazione che tende a diventare sempre più anziana e, quindi, inevitabilmente, sempre più frequentemente bisognosa di assistenza».


Un contesto che non giova di certo al nostro sistema sanitario nazionale. I costi sanitari legati al fumo costituiscono un capitolo importante della spesa legata alla salute degli italiani.
«Soldi pubblici – ha precisato Luca Cavalieri d’Oro, direttore sanitario del servizio di epidemiologia dell’Ats – che vengono sottratti alla possibilità di curare altre patologie».

Ed ecco entrare in azione la task force dell’Ats che interverrà con iniziative mirate nel mondo del lavoro e della scuola, negli ambienti socio-sanitari e, più in esteso, nella società civile.

«Il tabacco – ha ripreso Lopez – provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. Il tabacco, inoltre è una causa nota o probabile di almeno venticinque malattie tra le quali bronco pneumopatie croniche ostruttive, patologie polmonari croniche, cancro del polmone e altri tipi di tumore, cardiopatie, vasculopatie».

Per smettere di fumare è necessario un intervento da parte di personale sanitario esperto. Solo sul territorio di Monza e Brianza esistono quattro centri per il trattamento del tabagismo (CTT) che fanno capo all’Ats: in via Solferino a Monza (tel. 039 233661); via Bellini a Seregno (0362 228300), via Ronchi a Vimercate (039 6657661) e via SS.Cosma e Damiano, sempre a Vimercate (039 6657201; 039 6657539).

«Il fai da te-non funziona – ha confermato Biagio Tinghino, responsabile Uos Alcologia e Nuove dipendenze centro territoriale per il tabagismo dell’Asst di Vimercate e membro della società italiana di tabaccologia – Dopo un anno su cento persone che hanno deciso di smettere da sole di fumare solo una percentuale irrisoria ci riesce davvero. Anche se sembra brutale dirlo, si guarisce più facilmente dal cancro che dal tabagismo».

Il progetto “Accendi la salute” avrà una durata triennale. «Si tratta di uno sforzo comune – ha ribadito Lopez – di una rete di attori che speriamo di allargare ancora di più».

Un modus operandi che, secondo i membri del comitato scientifico del progetto stesso, costituisce un modello da esportare anche altrove. Basti pensare che nella sola Lombardia (secondo i dati forniti dall’Istat) circa il 19 per cento della popolazione di età superiore ai tredici anni non può fare a meno di accendere almeno una sigaretta al giorno.

Dai supermercati agli ambulatori medici, saranno esposti i manifesti che sostengono il progetto. Gli autori del logo sono gli studenti di una quinta classe dell’Istituto superiore di moda grafica e design di Lecco che hanno voluto lanciare, matita alla mano,il loro messaggio di lotta al fumo.

«Abbiamo pensato a una sigaretta spenta dalla quale nasce un fiore – hanno sottolineato Damiano e Alice, portavoce degli studenti intervenuti ieri alla presentazione a Monza – il fiore colorato è il simbolo della vita, la sigaretta, invece, simboleggia la morte. Infatti, nella parte bassa del mozzicone abbiamo disegnato dei rametti neri e rinsecchiti che non vedranno mai più la luce».

I giovani hanno anche realizzato un video (già visibile su You Tube e a breve sui canali social dell’Ats) intervistando alcuni loro compagni di scuola sia fumatori che non fumatori. Smettere di fumare, come sostiene la campagna, è una proposta di investimento a elevato guadagno di salute. Abbandonare la sigaretta è il modo migliore per allungare la propria vita.

Il VIDEO dell’ATS Brianza