Salta la proroga del blocco dei licenziamenti, ore di sciopero anche nelle aziende metalmeccaniche della Brianza

Il prolungamento fino al 28 agosto della norma che impediva alle aziende di licenziare i dipendenti è saltato. Alla retromarcia del governo hanno risposto immediatamente i sindacati e anche in Brianza numerose aziende metalmeccaniche hanno programmato ore di sciopero.
OPERAI METALMECCANICI
OPERAI METALMECCANICI

Il prolungamento fino al 28 agosto della norma che impediva alle aziende di licenziare i dipendenti, come inizialmente ipotizzato dalla bozza del Ministro del Lavoro, è saltato. Il Decreto Sostegni Bis pubblicato in Gazzetta ufficiale, provvedimento del governo che prevede nuovi finanziamenti a sostegno di aziende e lavoratori maggiormente colpiti dalla pandemia, non prevede la proroga del blocco dei licenziamenti per tutta l’estate. L’impossibilità di licenziamento termina così il 30 giugno e le aziende che dal primo luglio ricorreranno alla “cassa integrazione Covid”, uno dei principali strumenti adottati dal governo per attenuare le conseguenze economiche provocate dallo tsunami Coronavirus, potranno licenziare i lavoratori.

Il decreto, inoltre, prevede per le aziende che utilizzeranno la cassa integrazione ordinaria la possibilità di non pagare i previsti contributi addizionali fino al 31 dicembre 2021, impegnandosi, però, a non licenziare.

Alla retromarcia del governo hanno risposto immediatamente i sindacati e anche in Brianza numerose aziende metalmeccaniche hanno programmato ore di sciopero. Al grido “Licenziare non è un diritto” si sono fermati lavoratrici e lavoratori di diverse aziende del territorio tra le quali Agrati, Malvestiti, Fontana, Micron, Microtecnica, Ksb, Cbi, Vrv, Beta utensili, Babcock, Rosler.

“È necessario prorogare il blocco dei licenziamenti per il tempo necessario a consentire il rafforzamento degli ammortizzatori sociali in direzione di una copertura universale – ha affermato Pietro Occhiuto, segretario Generale della Fiom Cgil Brianza – Non possiamo assolutamente permetterci il rischio della perdita di ulteriori centinaia di migliaia di posti di lavoro e per questo sosteniamo l’iniziativa di mobilitazione promossa dalle Rsu in tantissime fabbriche metalmeccaniche del territorio”.

Venerdì 28 maggio anche alcuni rappresentanti dei sindacati brianzoli saranno a Roma per sostenere le ragioni di Cgil, Cisl e Uil chiedendo la revoca del provvedimento e una riforma degli ammortizzatori sociali.

“A fronte di milioni di ristori consegnati alle aziende il Governo decide di abbandonare l’anello più debole della catena. Dopo la lotta per la sicurezza in reparto e i sacrifici degli ultimi 15 mesi, le lavoratrici e i lavoratori ricevono questo bel ringraziamento. Non possiamo permetterci di perdere centinaia di migliaia di posti di lavoro” ha concluso Occhiuto.