Safer Internet Day: piccolo manuale per difendere i figli dell’era digitale

Il 6 febbraio è il Safer Internet Day, un evento annuale e internazionale organizzato col supporto della Commissione Europea per promuovere un uso più sicuro e responsabile di web e nuove tecnologie. A Monza un incontro dei genitori del liceo Frisi ha fornito una lista delle buone prassi.
Safer Internet Day uso consapevole tecnologie
Safer Internet Day uso consapevole tecnologie

Genitori come comportarsi con le nuove tecnologie? Come proteggere i figli? Queste alcune delle domande che sono state sollevate nel corso dell’incontro “Trappole… nella rete” i rischi della dipendenza e del cyberbullismo promosso dalla neonata associazione genitori del liceo Frisi e realizzato in collaborazione con il centro polifunzionale Borgocometa di Sociosfera.


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L’associazione genitori è nata lo scorso maggio e, in pochi mesi, ha già raccolto 300 soci tra le mura del liceo scientifico cittadino. Il tema del bullismo e cyberbullismo è sempre più al centro delle preoccupazioni dei genitori in parte perché non sanno come comportarsi con i figli e spesso non sono preparati alle nuove tecnologie. L’incontro, condotto dalla psicologa e psicoterapeuta Laura Marion, ha fornito loro una sorta di lista delle buone prassi per gestire le diverse situazioni.

Mettere la postazione del computer in vista
Non posizionarlo nella camera dei figli, ma che sia in un ambiente della casa visibile da tutti. Del resto per i ragazzi la comunicazioni oggi passa solo attraverso la rete e le tecnologie.

Uso del cellulare consapevole
I gruppi whatsapp sono usati già nella scuola primaria, come gruppi di classe per lo scambio dei compiti. Proprio per questo il telefono deve essere sempre monitorato dai genitori, che non devono vergognarsi di chiedere chiarimenti ai figli. Se sentono parlare di Snapchat, devono sapere cos’è, così come Telegram o il più recente Musically.

Pubblicare le fotografie online comporta rischi
I ragazzi devono essere consapevoli di cosa stanno postando e anche i genitori devono dare loro informazioni corrette. Soprattutto se i figli vengono a conoscenza di atti di bullismo online non devono rimanere spettatori, ma devono avere fiducia verso la famiglia e raccontare quel che sanno. Questo è possibile se c’è un reciproco rapporto di fiducia. Anche perché devono essere loro i primi a non diffondere la diffusione di certi video, immagini o parole denigratorie verso altri.

Non vietare internet ma insegnarne l’uso consapevole
Limitare l’uso è importante, ma vietarlo può essere pericoloso. La mediazione genitoriale è fondamentale. Proibirlo aumenta la curiosità e la voglia di provare. Per questo i genitori devono conoscere le tecnologie e avere gli strumenti utili per intervenire. Mettere delle regole anche in termini di tempo, arrivare a dei compromessi, certo installare dei filtri è utile ma quel che risulta più efficace è il rapporto di fiducia tra genitori e figli.

Consigliare ai figli di non dare mai informazioni personali
Quando un sito o altro chiede con insistenza dati insegnare ai figli a non darli. Se si notano cambiamenti nel comportamento dei figli osservarli e cercare di capire e soprattutto insegnare loro l’uso consapevole di questi mezzi.