Rsa anziani, il ministro Speranza apre alle visite: ecco tutte le regole

Il ministro Speranza ha firmato l’ordinanza che riapre alle visite dei parenti nelle rsa anziani (e in altre strutture analoghe) in sicurezza. Occorre la Certificazione verde Covid-19: di cosa si tratta.
Monza Rsa
Monza Rsa Fabrizio Radaelli

Il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che dà il via libera alle visite nelle rsa per anziani, negli hospice e nelle strutture residenziali equiparabili, stabilendo le regole per gli incontri. «È ancora necessario mantenere la massima attenzione e rispettare le regole e i protocolli, ma condividiamo la gioia di chi potrà finalmente rivedere i propri cari» ha detto il ministro.

Dunque le regole: l’ingresso è possibile soltanto a chi è in possesso della certificazione verde Covid-19. “Le Certificazioni – si legge – fatto salvo diversa successiva indicazione normativa nazionale, possono essere utile strumento di orientamento alla regolamentazione di visite e uscite programmate, compatibilmente alla situazione locale e alla specificità di servizi e strutture che possono accogliere utenti con diverso grado di fragilità e rischio trasmissione infettiva. La certificazione non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio”.

Il documento ministeriale prevede anche la possibilità di uscite programmate degli ospiti e rientri in famiglia, con una regolamentazione affidata ai responsabili delle strutture, in funzione dello stato di salute della persona. L’ordinanza è già in vigore e lo sarà fino al 30 luglio.

La certificazione verde è il documento che prova o l’avvenuto completamento del ciclo vaccinale con il nuovo coronavirus oppure quello che dimostra la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo). La terza possibilità è il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus Sars-CoV-2 e che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti, che – se non coinvolti in quarantene o altri accertamenti da parte delle Ats – può essere fatto privatamente (a pagamento) per esempio in molte farmacie.