Ronde digitali, la app monzese contro i ladri: «A volte basta l’allarme del vicino di casa»

Per combattere la microcriminalità c’è chi alle ronde notturne preferisce la tecnologia. E con un semplice clic sullo smartphone avvisa il vicino di casa e di negozio che qualche cosa non va. È targata Monza la prima applicazione di “ronde di vicinato” digitale. Ecco com’è cambiata.
Per contrastare la microcriminalità può bastare un clic sullo smartphone
Per contrastare la microcriminalità può bastare un clic sullo smartphone

Per combattere la microcriminalità c’è chi alle ronde notturne preferisce la tecnologia. E con un semplice clic sullo smartphone avvisa il vicino di casa e di negozio che qualche cosa non va. È targata Monza la prima applicazione di “ronde di vicinato” digitale, chiamata FromNetToNet che, sperimentata per la prima volta nel settembre del 2013 tra i negozianti di via Mantegazza, in questi anni è stata affinata e ampliata. Ma il suo ideatore, il monzese Leonardo Regina, spera che possa essere abbracciata anche dai suoi concittadini.


LEGGI Monza: ronda elettronica per difendersi dai ladri (settembre 2013)

«L’applicazione adesso è gratuita – spiega – è stato aggiunto in modo automatico anche il numero unico di emergenza 112 ed è disponibile su tutti i tipi di smartphone. I negozianti di via Mantegazza fortunatamente non l’hanno mai dovuta utilizzare». E l’idea di Regina è di ampliarlo a tutta la popolazione, come mezzo per intervenire tempestivamente nell’attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.

«Adesso tutti parlano di ronde e di controlli di vicinato – spiega – Eppure questa applicazione è un mezzo sicuro per far fronte al problema dei furti negli appartamenti, chiedendo aiuto al proprio vicino di casa e direttamente alle istituzioni. Senza dover pattugliare a piedi e di notte il rione».
L’idea alla base è molto semplice: se in piena notte sento degli strani rumori in casa basta cliccare sull’applicazione e arriverà una telefonata o un messaggio al vicino che ha scaricato l’applicazione, che nell’attesa può allertare le forze dell’ordine.

«O anche uscire sul pianerottolo e dare l’allarme – continua – O disturbare il ladro suonando alla porta. In questo modo non ci si sente più soli, ma nell’attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine possiamo aiutare il nostro vicino e la vittima sa di poter contare sulla presenza di qualcuno di fidato». Puntando l’attenzione sulla necessità di collaborazione tra le persone.

«Negli ultimi anni ho subito alcuni furti – conclude – Se i miei vicini di casa avessero avuto l’applicazione con un clic li avrei allertati nell’attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Sarebbe bastato un allarme della vicina di casa, o un po’ di chiasso sul pianerottolo per far scappare i topi d’appartamento».

E il suo sogno è che un numero sempre maggiore di monzesi possano difendersi con un clic, certi della vicinanza del dirimpettaio che in quegli interminabili minuti di attesa dell’arrivo della pattuglia dei carabinieri non si sente solo. «Spero che l’idea venga abbracciata da sempre più persone – conclude – Un’idea che non ha colore politico, non ha costi per chi la utilizza e soprattutto ricrea quello spirito di reciproco aiuto che è andato perduto».