Ronco Briantino: Draghi come Hitler in un post di Degradi, la Lega non gradisce

Il capogruppo consiliare del Carroccio: «Si tratta di una vignetta satirica presa dal web per dire che propendo ancora per uno Stato di diritto». Il referente provinciale Andrea Villa: «Parole che non rappresentano in nostro movimento».
Il consigliere comunale leghista Giuseppe Degradi
Il consigliere comunale leghista Giuseppe Degradi

Scivolone social per il capogruppo della Lega di Ronco Briantino Giuseppe Degradi. Nei giorni scorsi l’esponente della minoranza ha postato una foto del premier Mario Draghi con le sembianze di Adolf Hitler sui propri profili Facebook e Instagram e oltre al fotomontaggio ha scritto nel post, poi rimosso: “Cambiano i tempi i modi e le facce, ma i risultati sono molto simili: discriminazioni, apartheid, dittatura, divieti e follia ovunque”.

Tanto è bastato per farlo finire nella bufera politica e ora vuole illustrare le ragioni della sua azione scrivendo una lunga lettera. «Sono stato criticato per un meme su presidente del consiglio, una vignetta satirica presa dal web, e ritengo importante dare alcune spiegazioni su quanto è avvenuto. – ha scritto Degradi -Propendo ancora per uno Stato di diritto, contro ogni forma di discriminazione, ovvero per una costituzione, che garantisca le libertà fondamentali dell’uomo, e per uno Stato chiaramente democratico. I provvedimenti che mettono in discussione o addirittura vanno contro questi valori fondanti della nostra convivenza sono da rigettare con energia».

Lo stesso esponente leghista sottolinea anche che «nell’ultimo anno e mezzo abbiamo purtroppo osservato e subìto, una serie scelte folli nella gestione della pandemia. Ricordo le più assurde del 2021: sono state vietate le autopsie, sono state vietate le cure, sono stati chiusi gli impianti sciistici e imposto il coprifuoco. Nel 2022 i provvedimenti governativi hanno avuto delle ricadute politiche e giuridiche preoccupanti. Ritengo sia una follia, sia obbligare i cittadini a vaccinarsi, sia istituire un lasciapassare verde, che di fatto discrimina i lavoratori e gli studenti, limitandone i diritti dei cittadini di movimento e di impresa, compreso il divieto a manifestare».

Il suo partito però non ci sta e prende le distanze. «Le parole hanno un peso e vanno sempre misurate. Quelle utilizzate da Giuseppe Degradi non rappresentano in nessun modo la Lega ma sono solo una sua presa di posizione personale. Ognuno può esprimere liberamente il proprio pensiero ma senza uscire dal perimetro del buonsenso e senza mettere in difficoltà il movimento nel quale militiamo, per questo motivo saranno chiesti provvedimenti disciplinari» ha detto Andrea Villa, referente provinciale di Monza e Brianza del Carroccio.