Riaperture, Fontana: «No a scuole al 100% e trasporti al 50. Coprifuoco? Meglio far ripartire il lavoro»

Il presidente della Lombardia Attilio Fontana parla di scuole, trasporti e riaperture alla vigilia del nuovo decreto
Conferenza stampa   Fontana
Conferenza stampa Fontana Fabrizio Radaelli

Scuole, trasporti e riaperture al centro delle dichiarazioni del presidente della Lombardia Attilio Fontana nelle giornate che, al massimo giovedì, porteranno al nuovo decreto che indicherà il calendario e le regole dopo la valutazione del Comitato tecnico scientifico e il confronto con le Regioni.

«Ascolteremo le proposte – ha detto Fontana intervenendo a SkyTg24 – Su scuola e trasporti abbiamo fatto le osservazioni al Governo. La priorità è aprire le scuole e tenerle chiuse è stato motivo di sofferenza, importante è la gradualità, differenziando gli orari. Bisogna chiedere un sacrificio al corpo insegnanti e ai dirigenti: i tavoli con Prefetture sono sempre aperti, ma dobbiamo risolvere il problema dell’equazione insostenibile che vede le scuole al 100% e la copertura dei treni al 50%».

Le scuole dovrebbero tornare al 100 per cento in presenza dal 26 aprile anche in zona arancione.

«Il coprifuoco è una di quelle misure che deve tenere conto dell’evoluzione della situazione, ma in questo momento credo che sia più importante pensare alle attività commerciali che devono cominciare a lavorare – spiega Fontana – Bisogna valutare di giorno in giorno l’evoluzione dei numeri, credo che siamo vicini a una scelta definitiva. Gradualità e buonsenso sono fondamentali. Con questo Governo c’è un dialogo continuo, rispetto al precedente, ed è un grande vantaggio».

«Pass per spostamenti? Ci si deve lavorare ci sono problemi per il rispetto della privacy. Comunque ogni strumento che consenta la possibilità ai turisti di accedere al nostro paese è un vantaggio. Valutiamo come si deve farlo e i tempi per farlo».