Regione Lombardia: «Stop tagli ai vaccini, Draghi si faccia sentire in Europa»

Presidente e vicepresidente di Regione Lombardia hanno commentato i tagli ai vaccini da parte di Astrazeneca e la difficoltà di programmare la campagna vaccinale nonostante la “la macchina pronta ad andare a velocità notevole”.
Mario Draghi - foto Quirinale.it
Mario Draghi – foto Quirinale.it

A un anno dalla scoperta accertata del primo caso di coronavirus in Italia, a Codogno, in provincia di Lodi, è stato inaugurato il memoriale dedicato alle vittime del coronavirus e alla comunità. L’occasione per le istituzioni per ripercorrere i momenti dell’emergenza.

«Un anno fa ero molto preoccupato nonostante ci fossero solo cinque casi di infezione – ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana a Sky Tg24 – Ero preoccupato perché avevo letto alcuni articoli di quello che succedeva in Cina. Il momento peggiore? Sempre, siamo sempre in emergenza. Forse la sera in cui mi dissero che c’era il rischio quella notte finissero i letti di rianimazione. Fu il momento più brutto. Però anche in quella notte ci fu un colpo di reni e si riuscirono ad partire in maniera incredibile altri posti in rianimazione».

Con il sindaco e i volontari della Croce Rossa a Codogno, dove un anno fa tutto ha avuto inizio.

Pubblicato da Attilio Fontana su Domenica 21 febbraio 2021

E poi un salto avanti di dodici mesi per parlare ancora dei vaccini: «Noi abbiamo la macchina pronta ad andare a velocità notevole, non abbiamo i vaccini, speriamo che qualcosa succeda e ci consenta di avere un numero superiore di vaccini».

Lo dice all’indomani della comunicazione del produttore AstraZeneca di riduzione del 15% la fornitura all’Italia.

«Lo stillicidio dei tagli alle forniture da parte delle aziende produttrici è molto grave – commenta – l’annuncio di AstraZeneca che riduce del 15% la fornitura all’Italia. È una situazione insostenibile che mette in difficoltà tutte le regioni impegnate nelle campagne vaccinali. Il presidente Draghi faccia sentire la sua autorevole voce in Europa per tutelare gli interessi nazionali e la campagna vaccinale delle Regioni. Bisogna garantire al più presto la stabilità delle forniture perché i nostri cittadini hanno diritto di conoscere i tempi della programmazione della somministrazione dei vaccini».

Sulla stessa linea la vice presidente Letizia Moratti: «Il nostro obiettivo è vaccinare tutti entro giugno. Se ci diminuiscono le forniture sarà difficile mantenere questo impegno. Abbiamo bisogno di accelerare e vaccinare il più possibile. Noi siamo pronti ma abbiamo bisogno di più vaccini”, ha aggiunto.
A proposito dell’aumento dei contagi in regione: «Non dobbiamo abbassare la guardia. È un momento delicato e dobbiamo chiedere ai cittadini un comportamento responsabile».