Regione Lombardia lancia Wikivaccini, l’app per le famiglie

La Regione Lombardia ha annunciato l’aggiornamento e il completamento di Wikivaccini, l’app pensata dal Pirellone per aiutare le famiglie a informarsi correttamente sul tema. Il 20 aprile intanto 1.300 pediatri di base hanno ricevuto dalle Ats l’elenco con il nominativo dei circa 5.000 bambini su 86.503 (nati nel 2014) non vaccinati.
Monza, vaccinazioni
Monza, vaccinazioni

La Regione Lombardia annuncia l’aggiornamento e il completamento di Wikivaccini, l’app pensata dal Pirellone per «aiutare i genitori lungo il percorso decisionale in tema di vaccinazioni. Uno strumento innovativo che risponde efficacemente a un bisogno di maggiore informazione» ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera. «Per accedere a tutte le funzionalità offerte dall’app è necessario registrarsi nell’area “Calendario delle vaccinazioni” inserendo alcuni dati. Basterà indicare il nome, il sesso e la data di nascita dei propri figli, questo permetterà di annotare nell’app gli appuntamenti vaccinali dei propri figli e ricevere i promemoria con le scadenze direttamente sul proprio smartphone».

Senza la registrazione gli utenti potranno comunque beneficiare di alcuni servizi utili, come consultare le risposte degli esperti alle domande e ai dubbi più frequenti, consultare l’offerta vaccinale completa di Regione Lombardia, trovare il centro vaccinale più vicino e fare un semplice test per verificare la propria conoscenza sui vaccini.

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Il 20 aprile intanto 1.300 pediatri di base hanno ricevuto dalle Ats l’elenco con il nominativo dei circa 5.000 bambini su 86.503, coorte 2014, (cioè nati nel 2014) che risultano ancora scoperti dai due momenti vaccinali di riferimento per l’infanzia, l’adesione a tre dosi di vaccino esavalente e alla prima dose di vaccino trivalente.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha reso noto che Romania e Italia sono i due paesi in Europa in cui si registrato più casi di morbillo. Lo ha ricordato in occasione della settimana Europea delle Vaccinazioni (24-30 aprile). Dei 6.186 casi registrati in tutta la regione europea da marzo 2016 a febbraio 2017, quelli italiani, 1.387, rappresentano da soli oltre il 22% del totale. È un numero secondo solo al dato della Romania (2.702 infezioni) e ben superiore a quello di altri paesi: 365 in Germania, 145 in Polonia, 126 in Francia. Inoltre dei 10,7 milioni di neonati che nascono ogni anno nel continente, circa 650.000 non ricevono la serie completa delle tre dosi di vaccino contro difterite, tetano e pertosse nel primo anno.

Una situazione monitorata da inizio anno con particolare attenzione anche in Lombardia. In Italia i casi di morbillo nel 2017 sono aumentati del 230% rispetto ai dati precedenti.