Regione, alla Protezione civile di Monza e Brianza quasi 100mila euro per le colonne mobili

Quasi 100mila euro in tre anni per la Protezione civile di Monza e Brianza. È la parte che spetta alla Provincia approvata dalla giunta regionale in un pacchetto di 1,5 milioni di euro a dodici “colonne mobili” provinciali.
BRIOSCO PROTEZIONE CIVILE ESERCITAZIONE SUL LAMBRO
BRIOSCO PROTEZIONE CIVILE ESERCITAZIONE SUL LAMBRO Attilio Pozzi

Quasi 100mila euro in tre anni per la Protezione civile di Monza e Brianza. È la parte che spetta alla Provincia approvata dalla giunta regionale in un pacchetto di 1,5 milioni di euro a dodici “colonne mobili” provinciali.

Si tratta di una delibera per finanziare l’acquisto di mezzi e dotazioni tecniche necessarie alle operazioni di soccorso della popolazione civile in caso di emergenze con risorse per 500mila euro all’anno per tre anni spalmati sulle dodicI province lombarde.

La delibera regionale fa seguito a quanto stabilito da un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri di dicembre del 2017, emanato a seguito dell’emergenza terremoti in Centro Italia tra il 2016 e il 2017, decreto che individua, tra l’altro, le tipologie di mezzi, le attrezzature tecniche durevoli e le manutenzioni necessarie per assicurare la piena efficienza ed efficacia delle unità e dei moduli di Protezione civile.

Per Monza e Brianza si tratta di 33.150 euro annui per un totale di 99.450 euro nel triennio. Nelle altre province, 195.600 euro andranno a Brescia, 173.700 a Bergamo, 162.300 a Varese, 161.550 a Milano, 134.400 a Pavia, 105.450 a Lecco, 102.900 a Sondrio, 102mila a Como, 90.600 a Lodi, 89.250 a Cremona, 82.800 a Mantova,

“Il riparto delle risorse è stato deciso di comune accordo con le singole province e la Città metropolitana di Milano – ha spiegato l’assessore Pietro Foroni – e le risorse stesse verranno rese disponibili da Regione Lombardia attraverso un Piano triennale di dettaglio con le proposte progettuali di ogni singola provincia. Regione Lombardia dimostra ancora una volta la volontà di voler migliorare sempre di più il proprio sistema di Protezione civile, benché questo sia già a buoni livelli di efficienza e tempestività nei soccorsi, come sperimentato in più di un’occasione”.