Recupero del naviglio tra Paderno e Cornate, presentato il progetto

«Si tratta della riqualificazione di un’opera straordinaria – dice il commento del consigliere Regionale della Lega, Alessandro Corbetta – Il recupero consentirebbe un forte impulso per il turismo e per l’economia di tutta la zona»
Cornate - Paderno-Imbersago fiume Adda
Cornate – Paderno-Imbersago fiume Adda Fabrizio Radaelli

Riqualificazione dei navigli e ponte ciclopedonale: qualcosa si muove lungo l’Adda e non è solamente l’acqua del fiume.

Lo scorso giovedì a Milano, si è infatti tenuta la presentazione dello studio, finanziato dalla Regione, per il recupero del naviglio tra Paderno e Cornate: «Si tratta della riqualificazione di un’opera straordinaria – il commento del consigliere Regionale della Lega, Alessandro Corbetta, che circa due anni fa aveva presentato un emendamento al bilancio di Palazzo Lombardia per reperire i fondi necessari alla realizzazione dello studio – Il recupero consentirebbe un forte impulso per il turismo e per l’economia di tutta la zona e un punto di richiamo per i visitatori anche a livello extra-regionale. Questo è il punto di partenza per arrivare a definire una strategia che possa portare alla piena valorizzazione del Naviglio».

Un naviglio per superare le rapide di questo tratto di fiume e renderlo navigabile era stato pensato per la prima volta da Leonardo da Vinci, quello che si vede oggi è invece il frutto dei lavori che si sono susseguiti durante i secoli successivi. La prima navigazione risale al XVIII secolo ma dal ‘900 è andato in disuso.

Soddisfatto anche il sindaco di Cornate, Giuseppe Colombo: «Non possiamo che essere contenti che finalmente si siano fatti dei passi concreti per un recupero di un’opera molto importante del nostro territorio – il commento -. La riqualificazione del naviglio potrebbe rappresentare un bel volano per il turismo su questo tratto dell’Adda e ovviamente in tal senso dovranno essere fatti dei passi per coinvolgere i privati per la questione di adeguate strutture ricettive. Naturalmente trattandosi di un’opera importante, che potrebbe portare il naviglio ad essere nuovamente navigabile, le cifre per la sua realizzazione sono alte ed si dovrà procedere per trovare i fondi necessari per finanziare l’opera».

I sindaci dei due comuni interessati hanno presentato a loro volta a regione un piano di più facile e immediata realizzazione: «A causa della vegetazione che pian piano sta riprendendo possesso dei suoi spazi – spiega Colombo – il naviglio richiede delle opere di pulizia, manutenzione e messa in sicurezza del fondale e delle sponde. Per questo abbiamo fatto richiesta di fondi per effettuare un intervento necessario per la sua salvaguardia a breve termine».

Non è però questa l’unica novità che sta per prendere forma lungo il fiume. In vista anche un attraversamento ciclopedonale per collegare la sponda destra del fiume con quella Bergamasca. In vista della sua realizzazione il Parco Adda Nord si occuperà dello studio di fattibilità tecnico-economica. Il ponte collegherà il già esistente percorso a quello in fase di progettazione più a est, la cosiddetta ciclovia dell’Isola.

L’attraversamento collegherà i comuni di Bottanuco e Cornate d’Adda. È già stato individuato dai tecnici un possibile “corridoio” dove costruirlo: Prà de l’Adda sulla sponda est e all’altezza dell’ultima buca del circolo golf Villa Paradiso di Cornate a ovest. Lo studio redatto dal Parco Adda Nord servirà anche a questo, stabilire il punto preciso.«Siamo tante comunità divise fisicamente da un corso d’acqua, il Parco Adda Nord però ci accomuna. Come noi comuni rivieraschi siamo uniti nel Consorzio Bim. La firma dell’accordo per lo studio di fattibilità di un attraversamento ciclopedonale che unisca le due sponde ci offre l’occasione di dare concretezza a questo tipo di discorsi. Una tappa importante di un progetto pensato da otto Comuni dell’Isola Bergamasca su cui stiamo lavorando da oltre un anno e che il Consorzio Bim ha preso a cuore. Voglio ringraziare pubblicamente il “collega” di Cornate d’Adda che ha immediatamente capito le potenzialità di questa opera» ha detto Rossano Pirola, sindaco di Bottanuco.

«L’idea di una passerella l’avevamo già da 10-15 anni sul modello di quella esistente tra Suisio e Cornate. Mi piace l’idea di poterla ricostruire, un’opera del genere valorizzerebbe ulteriormente un territorio dalle potenzialità incredibili» dice Giuseppe Colombo, primo cittadino di Cornate d’Adda.