Raptus di follia a Meda: per il 46enne anche l’accusa di maltrattamenti in famiglia

Il tribunale di Monza ha emesso un’ordinanza di custodia nei confronti dell’uomo responsabile del raptus di follia in via Zara a Meda: è maltrattamenti in famiglia, in base alla denuncia della moglie.
I soccorritori la sera del raptus
I soccorritori la sera del raptus Edoardo Terraneo

Nuova accusa per il reato di maltrattamenti in famiglia contestata a M.L., il 46enne arrestato lo scorso 26 aprile dopo un raptus di follia durante il quale, completamente nudo, ha danneggiato auto in sosta, lampioni, ha aggredito i vicini di casa, fino a fare resistenza ai carabinieri e a lanciarsi nel vuoto da circa 4 metri, rimediando diversi traumi.

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Nei confronti dell’uomo, il tribunale di Monza ha emesso nei giorni scorsi un’ordinanza di custodia cautelare, dopo la denuncia presentata dalla moglie, madre di due bambini piccoli. Secondo quanto emerso, inoltre, il difensore dell’uomo, l’avvocato Gianluca Crusco, ha depositato istanza per una perizia psichiatrica sul suo assistito, che avrebbe seri problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti. Il processo a M.L., attualmente sottoposto alla misura del divieto di dimora stabilito dal giudice Giovanni Gerosa, dovrebbe riprendere il 22 maggio, dopo che, nella scorsa udienza, l’arresto era stato convalidato.