Rapine a sale slot e farmacie: i rapinatori traditi da una impronta lasciata a Bovisio Masciago – VIDEO

VIDEO - Sono sette, tutti italiani e residenti in provincia di Milano e Lodi, i soggetti arrestati in due battute dai carabinieri del Comando provinciale di Monza e Brianza per aver commesso 5 rapine a mano armata tra gennaio e febbraio 2019, ai danni di sale da gioco e farmacie.
Il comandante della Compagnia di Desio, il maggiore Mansueto Cosentino e il comandante del Nucleo operativo e radiomobile della medesima Compagnia  Francesco Lionello
Il comandante della Compagnia di Desio, il maggiore Mansueto Cosentino e il comandante del Nucleo operativo e radiomobile della medesima Compagnia Francesco Lionello

Si chiama “Impronta fatale” l’indagine condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Monza e Brianza, Compagnia di Desio, che ha portato all’arresto di 7 soggetti, sei in carcere e uno ai domiciliari. Una “batteria” di italiani, tra i 26 e i 47 anni, tutti residenti in provincia di Milano e Lodi, sono state arrestate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Monza, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Monza, per aver commesso 5 rapine a mano armata tra gennaio e febbraio 2019, ai danni di sale da gioco e farmacie della Brianza e a Milano e in Provincia di Milano.


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Le indagini sono state condotte dai Carabinieri della Compagnia di Desio, coordinate dalla Procura di Monza, e hanno avuto inizio con il primo colpo messo a segno il 30 gennaio, ai danni di una sala slot di Bovisio Masciago. Decisiva per gli investigatori e fatale per i malviventi, l’impronta digitale rinvenuta sul bancone del locale, lasciata da uno dei rapinatori che si era ferito con un vetro durante l’asportazione del denaro contenuto nella cassa. Attraverso l’impronta si è giunti all’identificazione del responsabile e a seguire di tutti i componenti della banda. Altri 4 sono gli episodi contestati al gruppo, che complessivamente ha asportato un bottino di 7.500 euro.

Tre rapinatori sono stati arrestati in flagranza di reato, in occasione di una rapina consumata in danno di una farmacia in viale Washington, nel centro di Milano.

Tra i soggetti arrestati figura anche un complice che, pur non partecipando attivamente alle rapine, prestava assistenza al gruppo, concedendo in uso ai malviventi la propria autovettura, una Alfa Romeo 147 utilizzata dalla banda per portare a termine i colpi. L’uomo, in seguito al sequestro della sua auto de parte dei Carabinieri durante la rapina in centro a Milano, ha tentato di dissimulare le proprie responsabilità, denunciando falsamente di aver patito il furto dell’auto. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari.