Rapinatore tatuato arrestato dopo l’ultimo colpo in farmacia a Lentate: chiede un analgesico e consegna la carta per le detrazioni

L’ultimo colpo alla farmacia “Parati” di Lentate sul Seveso gli è stato fatale. È stato arrestato il rapinatore super tatuato che per quattro giorni, da sabato 6 a martedì 9 luglio, ha messo a segno un totale di quattro colpi. Qui avrebbe chiesto un analgesico e poi avrebbe consegnato la carta regionale dei servizi per le detrazioni.
Lentate: la farmacia Parati
Lentate: la farmacia Parati Cristina Marzorati

L’ultimo colpo alla farmacia “Parati” di Lentate sul Seveso gli è stato fatale. È stato arrestato il rapinatore super tatuato che per quattro giorni, da sabato 6 a martedì 9 luglio, ha messo a segno un totale di quattro colpi incassando un bottino di circa mille euro. Avrebbe chiesto una scatola di analgesici e poi l’ingenuità incredibile: ha allungato la carta regionale dei servizi per scalare dalla dichiarazione dei redditi le spese sanitarie. Svelando la sua identità. Un trentenne originario di Giussano, già noto alle forze dell’ordine per un precedente sempre per rapina e con problemi di dipendenze.


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Nel pomeriggio di martedì 9 luglio è stato riconosciuto e sottoposto a fermo dai carabinieri della tenenza di Mariano Comense a Mariano Comense. Ufficialmente senza fissa dimora, era ospite da un conoscente marianese. Martedì a mezzogiorno cappellino in testa, non sufficiente a coprire i tanti tatuaggi tra cui uno vistoso al collo, è entrato alla farmacia di via Garibaldi a Lentate sul Seveso armato di pistola giocattolo. Il personale al lavoro ha aperto il registratore di cassa e lui ha arraffato 300 euro. Gli sono state attribuite anche le rapine alla farmacia “Valtorta” di via Piave a Giussano (6 luglio, 300 euro), a Cabiate in via Vittorio Veneto (lunedì 8 luglio, 200 euro), a un bar di via Comasina a Verano Brianza (martedì 9 luglio, 50 euro). Qualche ora dopo era a Lentate sul Seveso dove ha colpito nella farmacia in pieno centro paese. Ora si trova al carcere Bassone di Como, perché il fermo è avvenuto nel Comasco per mano dei carabinieri di Mariano Comense. Procederà nei suoi confronti la Procura di Como.