Ragazzini scatenati nella movida di Seregno, il sindaco: «Emergenza educativa grande come una casa»

Alberto Rossi scrive un post Facebook dopo aver seguito le pattuglie alla polizia locale: «unitamente ai carabinieri, è intervenuta stasera in più occasioni e situazioni complicate nei confronti di un gruppo specifico di minorenni, identificando diversi di loro»
Il sindaco di Seregno Alberto Rossi
Il sindaco di Seregno Alberto Rossi

Schiamazzi, alcol: è (anche) movida molesta a Seregno, soprattutto a causa di gruppi di minorenni scatenati. Sul problema è intervenuto con un post social il sindaco Alberto Rossi a conclusione di una attività di monitoraggio della situazione, sabato sera 18 luglio, fino alle 2 di notte di domenica, insieme all’assessore William Viganò, al seguito della polizia locale: «Ho due certezze: la prima è che non tutti i ragazzini sono così. La seconda è che abbiamo una emergenza educativa grande come una casa, che probabilmente il lockdown ha anche amplificato, ed è sempre più necessaria una azione congiunta di tutta una serie di attori sociali».

«È evidente – prosegue il sindaco nella sua analisi – che il centro città di sera è più frequentato degli altri anni, soprattutto da ragazzini. Confrontandoci con comuni di dimensioni analoghe e superiori, vediamo che le situazioni post lockdown sono molto simili tra loro. La polizia locale, unitamente ai carabinieri, è intervenuta stasera in più occasioni e situazioni complicate nei confronti di un gruppo specifico di minorenni, identificando diversi di loro (parecchi dei quali provengono non solo da fuori città, ma anche da fuori provincia). (…) È già successo di multare alcuni ragazzi, di convocare genitori, di parlare con diversi gestori dei locali, e per alcuni casi particolarmente problematici si è anche provveduto a ordinanze limitative sugli orari di apertura. Noi ci siamo».

Ma il problema, spiega ancora il sindaco: «Esiste da anni e non è di semplice soluzione. Noi continuiamo a lavorare su questo al massimo delle forze, cercando di implementarle anche con l’aiuto delle altre Forze dell’ordine (…) ma non è un problema che può risolvere una qualsiasi amministrazione da sola».

E a proposito del problema vecchio come il mondo, aggiunge una frase di Platone attribuita a Socrate nel VII libro della Repubblica, quarto secolo a.C:”La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia dell’autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani. I ragazzi d’oggi sono tiranni anziché essere servizievoli”. «Solo con una nuova alleanza educativa – conclude – sarà possibile nel medio periodo accrescere e migliorare certe situazioni».