Quell’omicidio “pulito pulito” dell’ingegnere di Vimercate

Duplice omicidio per mano di ignoti e si prospetta l’archiviazione. Sembra essere questo il finale del giallo Campanini, scoppiato il 3 gennaio 2012 con la barbara uccisione in una villetta di via Adige, a Vimercate, dell’ingegnere 81enne Antonio Campanini e della compagna Azucena Moreno Laino, 78 anni.
Il sopralluogo del ris in via Adige
Il sopralluogo del ris in via Adige

Duplice omicidio per mano di ignoti e si prospetta l’archiviazione. Sembra essere questo il finale del giallo Campanini, scoppiato il 3 gennaio 2012 con la barbara uccisione in una villetta di via Adige, a Vimercate, dell’ingegnere 81enne Antonio Campanini e della compagna Azucena Moreno Laino, 78 anni. I due cadaveri furono trovati in una pozza di sangue, con le teste sfondate a colpi di martello o spranga (l’arma non fu mai trovata). Le indagini, condotte dalla sezione Omicidi del Gruppo di Monza dei carabinieri, sono a un punto morto tanto che dalla Procura di Monza potrebbero chiedere l’archiviazione del caso. A nulla ha portato neanche il filone d’indagine sul badante dell’anziano costruttore, Rajap Abdykalykov, del Kirghizistan.A destare sospetti fu la sua partenza per il Kirghizistan qualche tempo dopo l’omicidio. Spiegò che, con l’ingegnere ormai morto, non aveva più un lavoro in Italia e l’autorità giudiziaria non dispose alcuna restrizione. Fu proprio il badante, insieme alla segretaria di Campanini, a scoprire i cadaveri nel primo pomeriggio del 4 gennaio. Nessuno dei tre figli (due donne e un uomo, Aldo, socio del defunto nell’impresa di costruzioni di famiglia) si presentò alla villetta degli orrori il giorno del ritrovamento. Si sparse la voce di ruggini diffuse in tutte le relazioni familiari dell’ingegnere, ancora di più da quando il facoltoso e burbero anziano divideva la vita con la sua ex badante, donna di buon carattere che pare stesse per sposare. Le indagini però non portarono a nulla. L’omicidio resta insoluto: cruento come gli omicidi d’impeto e, nonostante questo, pulito pulito come quelli premeditati commessi da sicari di professione.