Provincia e sindaci delle tratte sui nodi di Pedemontana: «Risposte su pgt e Milano-Meda»

LEGGI Le chiusure notturne Milano-Meda - Incontro in Provincia, convocato dal presidente Roberto Invernizzi, per un nuovo confronto con i sindaci su futuro di Pedemontana, dopo la risoluzione del contratto con il precedente appaltatore. Presenti tutti i sindaci delle varie tratte brianzole.
Meda, i primi controlli sul ponte numero 26 della superstrada nella notte tra il 13 e 14 settembre
Meda, i primi controlli sul ponte numero 26 della superstrada nella notte tra il 13 e 14 settembre Attilio Pozzi

Incontro in Provincia, convocato dal presidente Roberto Invernizzi, per un nuovo confronto con i sindaci su futuro di Pedemontana, dopo la risoluzione del contratto con il precedente appaltatore. Presenti tutti i sindaci delle varie tratte brianzole.


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L’incontro si è svolto a conclusione della Segreteria tecnica dell’Accordo di programma su Pedemontana, convocata la mattina in Regione – alla presenza dei tecnici provinciali e del sindaco di Cesano Maderno – in cui Apl ha confermato che saranno rispettati i criteri di economicità ed eco-compatibilità nella realizzazione dell’opera. Rimangono comunque aperte diverse questioni soprattutto dopo la diffusione delle linee guida per l’aggiornamento del progetto in cui sono state stralciate diverse opere richieste dai Comuni senza nessuna altra proposta alternativa.

Durante la riunione i sindaci, sebbene con posizioni e opinioni anche diverse circa l’opportunità dell’opera, hanno invece reclamato all’unanimità un ruolo nelle scelte che ricadranno sul territorio e una assunzione di responsabilità nel decidere il futuro di questa infrastruttura, dando mandato al presidente Invernizzi di coinvolgere l’Assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e mobilità sostenibile Claudia Terzi.

Invernizzi ha così scritto una lettera all’assessore regionale per invitarla a incontrare i Sindaci perché «siamo convinti che Regione, Provincia, Comuni, secondo quel principio di sussidiarietà che indirizza le nostre comunità verso il bene comune, hanno un ruolo preciso nella costruzione dell’agenda, con quelle decisioni che andranno a cambiare la geografia dei nostri territori influenzando la vita dei nostri concittadini».

Nella missiva si scrive che «sono due i nodi da sciogliere che tengono oggi in scacco la Brianza: abbiamo decisioni da prendere sui piani urbanistici attraverso gli aggiornamenti degli strumenti di programmazione e dobbiamo dare risposte certe sul futuro di infrastrutture vitali per la Brianza, come la Milano-Meda, su cui la carenza di manutenzione sta creando grossi problemi».