Province, Allevi contro l’abolizione «Sono la spina dorsale dell’Italia»

“L’appello siglato ieri dai 44 costituzionalisti è uno sprone importante per riconsiderare con serietà la riforma degli Enti Locali”. Così Dario Allevi , presidente della Provincia di Monza, commenta l’appello diffuso da 44 professori costituzionalisti sulla riforma della pubblica amministrazione, rivolto al Parlamento.
Allevi è contro l’abolizione delle province
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“L’appello siglato ieri dai 44 costituzionalisti è uno sprone importante per riconsiderare con serietà la riforma degli Enti Locali”. Così Dario Allevi – Presidente della Provincia MB, vicepresidente dell’UPL – Unione delle province lombarde – e del Cal – Consiglio delle autonomie locali – commenta l’appello diffuso da 44 professori costituzionalisti sulla riforma della pubblica amministrazione, rivolto alla vommissione Affari Costituzionali della Camera e a tutti i gruppi dei due rami del Parlamento.

“Fino ad oggi – ha aggiunto Allevi – i Governi Monti e Letta hanno preferito scegliere scorciatoie fatte di slogan piuttosto che approfondire un disegno complessivo di riassetto territoriale: un disegno nel quale le Province sono e devono restare la spina dorsale dell’autonomia”.

In proposito Allevi ricorda, ancora una volta, che gli studi svolti finora hanno dimostrato univocamente che l’abolizione delle Province provocherebbe un aumento e non una diminuzione dei costi. Inoltre le Amministrazioni Provinciali hanno avviato da tempo un processo di spending-review interno – anche imposto dal blocco dei trasferimenti statali – che le ha rese enti snelli, pronti a partecipare in prima linea alla sfida della riorganizzazione delle competenze “senza rinunciare, però, all’autonomia legittima dei singoli territori”.

Allevi auspica, pertanto, che l’appello dei saggi “venga ascoltato una volta per tutte, perché dice ciò che le Province sostengono da quasi due anni, senza populismo ma con la volontà di ammodernare questo Paese attraverso una riforma organica, non più rinviabile, del sistema pubblico”.