Prostituta a 16 anni salvata dai vigili di Monza. E adesso tremano i clienti

A sedici anni, forse meno, è stata costretta a percorrere 140 chilometri, da Torino, per battere su un marciapiede di Monza, in viale Lombardia, prima di essere sottratta dalla strada dagli agenti della polizia locale. Ora a tremare sono i clienti della baby-prostituta nigeriana, ai quali i vigili stanno cercando di risalire: rischiano condanne da 1 a 6 anni.
La ragazza è stata identificata in viale Lombardia
La ragazza è stata identificata in viale Lombardia

A sedici anni, forse meno, è stata costretta a percorrere 140 chilometri, da Torino, per battere su un marciapiede di Monza, in viale Lombardia, prima di essere sottratta dalla strada dagli agenti della polizia locale. Ora a tremare sono i clienti della baby-prostituta nigeriana, ai quali i vigili stanno cercando di risalire: rischiano condanne da 1 a 6 anni.

Lei si è spacciata per maggiorenne, ma un accertamento auxologico, effettuato all’ospedale San Gerardo grazie alla caparbietà degli agenti della polizia locale del comando di via Marsala, ha permesso di stabilire che la ragazza potrebbe avere tra i 15 anni e mezzo e i 16 e mezzo. Non certo 18, dunque.

A mettere gli agenti intervenuti in viale Lombardia sulla strada giusta, il viso della ragazzina, per la prima volta notata in città, che ne tradiva la giovanissima età. Impegnati in un controllo del territorio, attorno alle 21.30 hanno dovuto sedare una rissa tra tre connazionali della ragazzina, tutte residenti a Torino, tra i 19 e i 24 anni, e una coppia di moldavi, lui di 45 e lei di 44 anni, residenti a Monza, a spasso con un cane. Forse proprio l’animale è stata la causa della discussione, poi degenerata.

Nell’identificare i coinvolti, sono incappati in una “ lucciola” 19enne irregolare sul territorio italiano, e quindi rimpatriata, e nella minorenne. Un controllo nella banca dati delle forze dell’ordine (Sdi) ha permesso di accertare che la ragazza era già stata segnalata ma si era detta maggiorenne. Lo stesso ha ripetuto anche stavolta.

I vigili non le hanno creduto e hanno fatto svolgere l’accertamento all’ospedale che ha rilevato la verità. La ragazza, i cui genitori sono irrintracciabili, è stata affidata ai servizi sociali di Monza e poi trasferita in una struttura protetta fuori dal nostro territorio per allontanarla dal protettore che, se individuato, dovrà rispondere di sfruttamento della prostituzione minorile. Anche i clienti – ai quali gli agenti stanno tentando di risalire anche attraverso l’analisi del telefono cellulare della ragazzina – rischiano pene da 1 a 6 anni.