Andrea Mandelli incassa un prestigioso risultato personale: è stato eletto vicepresidente della Camera in sostituzione della neo ministra per il Sud Mara Carfagna. Il parlamentare azzurro ha confermato così il ruolo di primo piano all’interno della formazione: il suo nome era, infatti, girato nelle scorse settimane tra quelli dei papabili sottosegretari e, più recentemente, come possibile capogruppo a Montecitorio al posto della ministra agli Affari regionali Mariastella Gelmini.
Dall 2009 presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, 58 anni, ha mosso i primi passi in politica una ventina di anni fa. È stato consigliere comunale a Monza dal 2002 al 2007, nel 2012 è stato sconfitto da Roberto Scanagatti nella corsa a sindaco, l’anno seguente è stato eletto senatore e nel 2018 è passato a Montecitorio dove siede nella commissione Bilancio.
L’approdo alla vicepresidenza della Camera è stata, secondo alcuni addetti ai lavori, inatteso: fino a mercoledì mattina sembrava che il posto, che faceva gola alla Lega, potesse andare ai suoi colleghi di partito Annagrazia Calabria o Simone Baldelli. Il nominativo del monzese ha cominciato a girare in tarda mattinata quando i deputati hanno ricevuto un messaggio dai vertici azzurri con l’indicazione di votarlo: alla fine dello scrutinio Mandelli ha incassato 248 preferenze a fronte delle 120 ottenute da Annagrazia Calabria e delle 13 racimolate da Baldelli.