Piano integrato Ex Feltrificio Scotti di Monza, il Comune prende tempo e il Comitato dei residenti festeggia

Annullate la Conferenza di verifica di assoggettabilità alla Vas e la richiesta di contributi e proposte connessi. Il Comitato: «Riteniamo questa una vittoria, sia pur parziale, ottenuta grazie all’impegno di tantissimi monzesi che si sono mobilitati»
feltrificio scotti variante progetto
feltrificio scotti variante progetto Massimiliano Rossin

Piano integrato di intervento area dell’ex Feltrificio Scotti di Monza, in via Cesare Battisti: fermi tutti. Dopo le proteste dei cittadini e una petizione con centinaia di firme il Comune prende tempo e il Comitato dei residenti festeggia per una prima vittoria. La raccolta firme, online e cartacea, contro il progetto modificato che ha previsto la realizzazione di palazzi fino a dieci piani di altezza, ha sortito effetti.

Il Comitato ha diffuso un comunicato nel quale richiama la decisione della amministrazione comunale, riportata anche sul sito internet istituzionale, di annullare la Conferenza di verifica di assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica del nuovo Piano integrato di intervento, programmata per il 28 luglio, e la connessa richiesta di emissione di contributi da parte dei soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente interessati e di suggerimenti e proposte.

«Riteniamo questa una vittoria, sia pur parziale, ottenuta grazie all’impegno di tantissimi monzesi che si sono mobilitati sottoscrivendo la petizione online, che ha superato le 2100 firme in pochissimi giorni e la petizione cartacea, che nonostante il periodo tipicamente “vacanziero”, ha già superato le 300 firme, pur mancando più una settimana al termine previsto – scrivono i rappresentanti del Comitato – Prendiamo atto che ci saranno delle modifiche e che è stata recepita la preoccupazione dei monzesi e facciamo notare che non è solo con l’abbassamento dei piani che si risolvono le criticità già individuate dal comitato (inquinamento, traffico, parcheggi, impatto ambientale, allagamenti, problematiche idrogeologiche, spazi pubblici, verde etc.). Ci riserviamo di proseguire la battaglia – concludono – dopo aver visionato il nuovo “concept”, per contrastare qualsiasi progetto che andasse ad impattare negativamente su quest’area meritevole di rispetto».