Per un mese a Seveso si possono noleggiare gratis pannolini lavabili

Il Comune di Seveso, con la collaborazione dell’Agenzia InnovA21, offre la possibilità alle famiglie residenti sul territorio, con un bambino di età non superiore ai 18 mesi, di noleggiare gratuitamente per un mese un kit di pannolini lavabili.
La presentazione del progetto
La presentazione del progetto

Nell’ambito del progetto europeo “Waste4Think”, finalizzato alla riduzione dei rifiuti ed alla promozione di pratiche di gestione innovative, il Comune di Seveso, con la collaborazione dell’Agenzia InnovA21, offre la possibilità alle famiglie residenti sul territorio, con un bambino di età non superiore ai 18 mesi, di noleggiare gratuitamente per un mese un kit di pannolini lavabili. Gli interessati, dopo questo periodo di prova, potranno liberamente decidere se proseguire o meno l’utilizzo ed eventualmente procedere all’acquisto. La novità mira a ridurre sensibilmente la produzione di rifiuti: basti pensare che, per ogni singolo bambino, ogni anno viene utilizzata mezza tonnellata di pannolini, per i quali in un triennio si arriva a spendere anche 2mila euro.

«L’attività -ha commentato il sindaco Paolo Butti- si inserisce nel novero di quelle realizzate nel settore dei rifiuti in questi anni. Nei primi due mesi del 2018, la percentuale di differenziata sul territorio si è attestata all’84 per cento e questo riscontro fa sì che, tra i Comuni soci di Aeb e Gelsia, il desiderio di sperimentare il sacco blu con il microchip stia crescendo». Per il noleggio dei pannolini, gli interessati devono contattare l’associazione La Ninfea di Lonato del Garda (telefono: 320/ 8167112; mail: info@laninfea.ue), mentre per qualsiasi richiesta ci si può rivolgere ad Agenzia InnovA21 (telefono: 0362/ 546.210; mail: info@agenziainnova21.org).

Il percorso prevede anche il posizionamento di fasciatoi in biblioteca ed al bosco delle querce, con possibilità di ricevere informazioni. «La proposta -ha commentato Simone Paleari, direttore di InnovA21- può anche apparire un po’ curiosa. Tuttavia, quando la differenziata raggiunge livelli di assoluta eccellenza come quelli che si registrano a Seveso, per un ulteriore salto di qualità occorrono iniziative che vadano nella direzione di una riduzione a monte del rifiuto non differenziabile».