Per le donne del Popolo della Famiglia Luxuria a Vimercate è «un’offesa». L’assessore: «Riflettete sul significato di emancipazione»

«Come donne siamo contrarie a che uno spazio rilevante, all’interno della manifestazione dedicata alle donne sia riservato a chi donna non è». L’assessore Corti: «Parole offensive e denigranti nei confronti di chi si sente una donna e chiede che la sua identità venga rispettata».
Vladimir Luxuria - foto da pagina Facebook ufficiale
Vladimir Luxuria – foto da pagina Facebook ufficiale

Vladimir Luxuria e la sua prossima visita a Vimercate nell’ambito di “Marzo donna” sono ancora al centro dell’attenzione. Dopo le dichiarazioni del coordinatore regionale, a prendere posizione in queste ultime ore sono le donne del Popolo della Famiglia, che hanno scritto un’accorata lettera all’assessore alle Opportunità Riccardo Corti.

«Come donne non possiamo che esprimere la nostra contrarietà a che uno spazio, peraltro uno spazio rilevante, all’interno della manifestazione dedicata alle donne sia riservato a chi donna non è. Riteniamo che la definizione “donna eccezionale” che lei assessore ha dato di Luxuria sia un’offesa a chi donna lo è veramente; ci chiediamo come le donne dell’amministrazione di Vimercate non siano insorte contro tale definizione. Un uomo non può rappresentare la donna nella tavola rotonda contro la discriminazione di genere», scrivono le componenti del partito di Mario Adinolfi.

«Auspichiamo che l’incontro sia cancellato per rispetto a chi è veramente donna oppure riproposto con relatrici diverse. Le suggeriamo di invitare una donna che ha deciso di essere mamma e sposa a tempo pieno, una donna che tenti di conciliare l’essere madre e sposa con l’essere lavoratrice, ma anche una donna “stron*** come un uomo” (per dirla con Vecchioni) che abbia deciso di dedicarsi esclusivamente al lavoro rinunciando a famiglia, maternità e affetti; la presenza di donne che hanno fatto scelte diverse sarà utile per generare un utile e fecondo dibattito a favore della cittadinanza».

Non è mancata la replica dell’esponente della giunta vimercatese.

«Al centro della riflessione che il Popolo della Famiglia mi pone, chiedendomi di annullare l’evento con Vladimir Luxuria, vi è la convinzione secondo la quale Vladimir non sia una donna e che quindi non possa rappresentare quel genere all’interno di un dibattito sul tema delle discriminazioni di genere. Invito le donne del coordinamento regionale Lombardo del Popolo della Famiglia che mi scrivono, e a tutte le forze politiche che in questi giorni si sono schierate contro questa iniziativa, di riflettere sul significato di emancipazione, che vede nell’8 marzo il momento dedicato a quella delle donne» ha risposto Corti.

Lo stesso assessore, anzi, invita tutti a prendere parte all’evento: «Emancipazione vuol dire, tra le altre cose, riconoscere che il sesso biologico non sia l’unico elemento per stabilire l’identità di genere di una persona, perché l’identità di genere risiede nella intima natura di una persona e non nel suo aspetto esteriore. A coloro i quali si dicono offesi nel vedersi rappresentati da chi «non è una donna» – ha chiosato Corti – suggerisco di riflettere a quanto queste parole siano offensive e denigranti nei confronti di chi, invece, si sente una donna, e che chiede che la sua identità venga rispettata. Proprio per favorire un fecondo dibattito su questi temi invito tutti a partecipare alla serata con Vladimir Luxuria che si terrà il 2 marzo alle ore 21 presso l’auditorium della biblioteca civica di Vimercate».