Pedemontana, i sindaci della B2 in Regione: riqualificare la Milano-Meda o vie legali

LEGGI Salasso pedaggi - Ore 16 di giovedì 22 ottobre la Regione ascolterà i sindaci da Lentate sul Seveso a Bovisio Masciago in un’audizione dedicata esclusivamente a Pedemontana. La richiesta del territorio: riqualificare la Milano-Meda con l’apertura della tratta B1 (Lomazzo-Lentate). Non si escludono vie legali.
Pedemontana in arrivo
Pedemontana in arrivo Carlo Pozzoni

Ore 16 di giovedì 22 ottobre la Regione ascolterà i sindaci della tratta B2. I primi cittadini, o portavoce delle singole giunte, da Lentate sul Seveso a Bovisio Masciago sono stati convocati per un’audizione in V Commissione del consiglio regionale dedicata esclusivamente ad autostrada Pedemontana.
Questo cosa significa? Le amministrazioni comunali sottolineeranno per l’ennesima volta la necessità che Pedemontana si prenda a carico la riqualificazione della superstrada Milano-Meda, un impegno oggi diventato inderogabile, vista l’imminente apertura della tratta B1 (Lomazzo-Lentate sul Seveso) e la conseguente connessione della stessa a superstrada.


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La data ufficiale non è stata comunicata, ma si parla con insistenza del 5 novembre. Se ancora una volta le amministrazioni resteranno inascoltate, sono pronte a ricorrere alle vie legali contro Pedemontana.

Una presa di posizione emersa durante l’ultima commissione territorio convocata giovedì dal Comune di Cesano Maderno. Luca Vaghi, assessore all’urbanistica a Cesano: «Chiederemo ancora una volta a Regione Lombardia, forte del suo ruolo, di sollecitare Pedemontana nella riqualificazione della Milano-Meda se non da subito almeno immediatamente dopo il 5 novembre. Se questo non avverrà, stiamo valutando d’imboccare le vie legali».

Non sarebbe la prima volta che gli amministratori esasperati dalla macchina di Autostrada, si vedono costretti alla linea dura. Un anno e mezzo fa Pedemontana era stata diffidata ad allacciare la B1 alla Milano-Meda. Al contrario si prospettava un suo intervento risolutivo delle problematiche della superstrada.


Rosella Rivolta, sindaco di Lentate sul Seveso, durante l’ultima seduta di consiglio comunale di martedì scorso: «Dal gennaio 2015 Pedemontana si sarebbe dovuta far carico della superstrada. Invece la Milano-Meda continua a versare in pessime condizioni. Ci sono i piloni dei ponti con i ferri a vista, la vegetazione sta invadendo la sede stradale, manca l’illuminazione, la parte stradale si sta sgretolando, mettendo in pericolo soprattutto i motociclisti».

Pensare che un traffico autostradale possa gettarsi in una strada “da terzo mondo”, come l’ha definita giovedì l’assessore Luca Vaghi, ha dell’incredibile. Il lavoro delle amministrazioni lungo l’asse della B2 è anche di natura ambientale.

Venerdì 9 ottobre, sindaci e portavoce dei singoli comuni si sono confrontati sulla questione diossina. Dopo essere stata sollecitata, Pedemontana effettuerà ulteriori 46 punti d’indagine lungo l’asse della Milano-Meda e 36 si trovano sulla viabilità accessoria al tracciato autostradale. Per meglio seguire la pratica, gli amministratori hanno incaricato un professionista. Si tratta di Gianni Del Pero geologo di Meda.

Intanto la macchina di Pedemontana va avanti. Prova ne è che nelle serate di lunedì 13 e martedì 14 ottobre, dalle 20 alle 6 del mattino, la galleria di via Tonale a Copreno di Lentate (imbocco Milano-Meda al confine con Cermenate) sarà chiusa al traffico.